Si deve al fiuto di Peggy, uno dei cani molecolari dell’unità cinofila “Mantrailing Operativo Csen” di Sava, l’epilogo positivo dell’imprenditore scomparso ieri mattina da Maruggio dove vive con la famiglia. Il cane, condotto da Francesco Spagnolo con il supporto del coadiutore Piero Barbieri, lo ha scovato sotto un grosso cespuglio dove l’aspirante suicida si era disteso per nascondersi alla vista delle squadre di soccorso che stavano battendo la zona dove la cella telefonica aveva agganciato il segnale del suo cellulare.
Stanato da Peggy, l’imprenditore è stato prelevato dai carabinieri che hanno fatto intervenire i sanitari del 118 i quali lo hanno portato all’ospedale Marianna Giannuzzi di Manduria. Sul posto i militari hanno trovato la corda che pendeva da un grosso albero non lontano dal fitto cespuglio utilizzato come nascondiglio.
A portare il cane molecolare sulle sue tracce dello scomparso è stata la squadra del “Mantrailing Operativo Csen” di Sava che, guidata dall’istruttore Spagnolo, sono andati con Peggy a casa dell’imprenditore dove il cane ha annusato alcuni suoi indumenti. E’ così partita la ricerca che ha avuto una prima tappa nel punto dell’ultimo avvistamento dello scomparso, una zona alla periferia di Maruggio sulla strada he porta ad Avetrana. Lì il cane ha fiutato la traccia ed ha trascinato il suo conducente per circa due chilometri verso la pineta Mavilla dove è avvenuto il ritrovamento.
In quello stesso punto due anni fa un altro sessantenne savese decise di togliersi la vita, riuscendovi, tagliandosi le vene dei polsi. A trovare il cadavere seduto nella sua macchina parcheggiata ai bordi della pineta, furono dei ciclisti che diedero l’allarme. Fortunatamente all’imprenditore maruggese è andata meglio grazie a Peggy e alla sua squadra.
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