Giovedì, 26 Dicembre 2024

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Ecco l’interrogazione integrale al ministro sulla Manduriambiente

On Arturo Scotto On Arturo Scotto

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03233

presentato da

SCOTTO Arturo

testo di

Giovedì 25 luglio 2024, seduta n. 333

  SCOTTO. — Al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica. — Per sapere – premesso che:

Manduriambiente è una spa che gestisce l'impianto che è di proprietà del comune di Manduria;

recentemente è stata acquisita dalla Iren, una holding industriale con sede a Reggio Emilia e poli operativi a Genova, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Torino, La Spezia e Vercelli;

alla discarica di Manduria conferiscono rifiuti 17 comuni del bacino orientale della provincia ma anche di altri comuni fuori provincia;

la discarica è stata autorizzata nel 1998 ed ha iniziato le sue attività nel 2001 per una volumetria di 693 mila metri cubi, nel 2013 ha ottenuto un primo sopralzo per altri 430 mila metri cubi per un totale di 1.123.000 metri cubi di rifiuti solidi urbani;

il 20 luglio 2022 il consiglio comunale si è espresso all'unanimità per la chiusura della discarica;

a gennaio 2024, esaminando la richiesta di aumento volumetrico della discarica gestita da Manduriambiente spa, in località La Chianca, la commissione Ambiente del Consiglio regionale della Puglia aveva fatto il punto con l'assessore all'Ambiente Anna Grazia Maraschio, il direttore del Dipartimento Ambiente della regione Puglia Paolo Garofoli, il dirigente della Sezione regionale sulle Autorizzazioni Ambientali Giuseppe Angelini, la Asl di Taranto e il sindaco di Manduria Gregorio Pecoraro. Non tutti i dubbi però erano stati fugati, soprattutto alla luce del parere negativo espresso dalla Asl di Taranto;

l'ampliamento ha ottenuto il via libera dalla conferenza dei servizi e sta per ricevere il Paur definitivo (provvedimento unico autorizzativo);

Arpa Puglia, in occasione della conferenza dei servizi decisoria preliminare alla concessione del Paur, aveva espresso parere tecnico negativo;

in V Commissione Ambiente del Consiglio regionale della Puglia l'Arpa, rappresentata dal direttore generale, Vito Bruno, dal direttore scientifico Vincenzo Campanaro e dal direttore del Dap Taranto Vittorio Esposito, ha confermato il parere negativo, a maggior ragione dopo aver approfondito gli aspetti relativi alle emissioni odorigene, che il 31 gennaio 2024 non erano stati conclusi e che successivamente si sono rivelati non soddisfacenti;

elementi, come ha evidenziato il presidente della Commissione consiliare Mazzarano, «che non possono non essere sottoposti all'attenzione politica dell'assessore e della giunta e che meritano di essere approfonditi»;

a fronte del rischio di percolazione in falda, di un'eccessiva concentrazione di impianti a forte impatto ambientale nella zona, di emissioni odorigene intollerabili per la cittadinanza, ci si chiede cioè se davvero non sia opportuno chiudere la discarica, come promesso tre anni fa, visto che è già arrivata ad esaurimento;

oltre al danno ambientale che coinvolge i cittadini, ci sono i danni gravissimi che coinvolgono i lavoratori, infatti al trattamento dei rifiuti ci sono 18 addetti e, a quanto consta all'interrogante, negli ultimi 4 anni tre lavoratori sono morti per patologie tumorali al cervello e vie respiratorie, altri quattro sono attualmente in cura per malattie tumorali, qualcuno ha aperto pratiche all'Inail per il riconoscimento della malattia professionale –:

quali iniziative di competenza intenda intraprendere in ordine alla vicenda in esame e se non ritenga di dover promuovere un tavolo di confronto che coinvolga tutti gli attori istituzionali coinvolti al fine di favorire l'adozione di una decisione definitiva che tenga in considerazione tutti i dubbi e i rilievi evidenziati durante il processo autorizzativo e che consenta di intraprendere un percorso che nel medio periodo porti alla completa chiusura della discarica, anche alla luce dei gravissimi rischi di carattere ambientale con i conseguenti effetti sulla salute di cittadini e lavoratori.

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4 commenti

  • Antonio
    gio 1 agosto 18:42 rispondi a Antonio

    I parlamentari che hanno fatto bizzeffa di voti in zona e ira siedono in parlamento con la maggioranza, niente hanno da dire?

  • Antonio
    gio 1 agosto 18:41 rispondi a Antonio

    I parlamentari che hanno fatto bizzeffa di voti in zona e ira siedono in parlamento con la maggioranza, niente hanno da dire?

  • Gregorio
    gio 1 agosto 17:31 rispondi a Gregorio

    Come chiudere la discarica ? Semplice ! Far venire allo stabilimento per mezz’ora al giorno tutti i “politici “che sono favorevoli all’apertura di questo impianto, ( tastando con il proprio cu(bbiipp) solo così si può mettere fine a questo incubo !

  • Ale
    gio 1 agosto 14:36 rispondi a Ale

    Se no ci pensa la giustizia terrena spero almeno in quella divina ,perche' ormai sappiano che con tutti gli intrecci tra ordini di controllo politica ed interessi milionari si va ha finire che si muore per cause naturali ,Spero che qualche magistrato voglia vederci chiaro

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