Domenica, 24 Agosto 2025

Cronaca

Feriti lievemente i due automobilisti

Era di Oria la vittima dell'incidente tra moto e due auto

Nel riquadro Francesco Braccio Nel riquadro Francesco Braccio

Si chiamava Francesco Braccio, aveva 50 anni ed era originario di Oria, il motociclista che questa mattina ha perso la vita in un tragico incidente stradale lungo la strada che collega il rondò della Sava-Manduria con la frazione di Uggiano Montefusco.

Secondo le prime ricostruzioni, la potente moto sulla quale viaggiava in direzione di Uggiano avrebbe avuto un contatto con due autovetture. I conducenti, entrambi residenti a Manduria, sono rimasti feriti in maniera lieve.

Il magistrato di turno della Procura di Taranto ha disposto la rimozione della salma, affidata all’agenzia funebre Trombacca e trasferita all’obitorio dell’ospedale Marianna Giannuzzi per l’esame necroscopico e, se necessario, l’autopsia.

La dinamica dell’incidente resta ancora da chiarire. Gli accertamenti e i rilievi sono stati affidati agli agenti della Polizia Locale di Manduria, al lavoro per stabilire le esatte responsabilità del sinistro.

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2 commenti

  • Agfa
    sab 23 agosto 16:00 rispondi a Agfa

    (continuazione) A seguito di uno degli ultimi terribili incidenti in cui morirono 4 ragazzini tra cui 1 di Manduria, dissero in televisione che in Italia muore mediamente 1 persona ogni 3 ore. Mi domando come mai "no quaiunu"? come mai non capiscono che con i comportamenti imprudenti è molto facile morire? Sarà qualche morbo che gli altera la percezione del pericolo, come avviene per i topi?

  • Agfa
    sab 23 agosto 15:59 rispondi a Agfa

    I topi infettati da Toxoplasma gondii, il parassita della toxoplasmosi, non hanno paura dei gatti e questa bizzarra caratteristica comportamentale si osserva anche dopo che l'infezione è stata eliminata dall'organismo del roditore. In altre parole, questo parassita è in grado di provocare cambiamenti comportamentali permanenti nel suo ospite. Un topo infettato che non ha più paura dei gatti è funzionale alla proliferazione del parassita. Il topo diventa facile preda del felino e il parassita riesce a entrare nell'apparato intestinale del gatto, l'unico luogo in cui è in grado di riprodursi sessualmente e quindi di continuare il suo ciclo di infezione. Perchè premetto quanto sopra? Che ci azzecca? Quasi ogni giorno apprendiamo di incidenti stradali in cui ci rimettono la vita automobilisti e motociclisti in special modo. (continua)

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