
Tutti i Manduriani tengono molto al loro Centro Storico, che considerano una delle potenziali maggiori attrattive della città, ma molti credono che storica sia solo una parte estremamente limitata del territorio cittadino, quella, per intenderci, corrispondente, grosso modo, al quartiere che si sviluppa intorno alla Piazza Commestibili e al Largo della Chiesa Madre. Tale quartiere, originariamente racchiuso nella cinta muraria normanna, per altro, è l’unico che nel nostro Piano Regolatore Generale viene indicato appunto come “Zona Storica” (corrispondente, in altri P.R.G., alla Zona A, secondo Decreto del ’68). Per comprenderci meglio, il Corso XX Settembre, con le sue parallele e traverse (Via Dei Mille, Via Matteo Bianchi, Via Lupo Donato Bruno, ecc.), cioè il quartiere denominato in antico di “Porta Grande”; la Via Cardinal Ferrara (quartiere della “Porticella”); la Via G.L. Marugj con le sue parallele (quartiere del “Rosario”) non ne fanno parte, essendo indicati nel P.R.G. come “zona ambientale”.
In questa zonizzazione, dunque, quartieri sorti nel ‘400, nel ‘500, nel ‘600, nel ‘700 non avrebbero sufficienti “titoli “per essere considerati storici, quando è proprio in questi che si possono rinvenire un tessuto urbano e tipologie costruttive originari, laddove quello racchiuso nella cinta normanna ha subìto nel tempo, per ragioni storico-politiche ed economiche, le maggiori trasformazioni. Già in passato tecnici manduriani e tra questi, in particolare, gli estensori del dimenticato Piano Particolareggiato del Centro Storico, chiedevano che si mettesse mano ad una Variante al P.R.G. che estendesse la Zona Storica ai quartieri sopra citati (Porta Grande, Porticella, Rosario); ad essi si affiancò Archeoclub, avanzando e motivando la stessa richiesta.
Se ad essa si fosse dato corso, adottando di conseguenza il relativo Piano Particolareggiato, le Amministrazioni avrebbero avuto maggiori strumenti per preservare un tessuto urbano di grande pregio (valga per tutti l’esempio di via Serafino Gatti). In particolare, e per venire all’attualità, per la Piazza Coperta sarebbe già stata individuata una destinazione (o una demolizione?) nell’ambito di una visione organica del quartiere e non ci troveremmo, oggi, a dover discutere sulla opportunità di realizzare un parcheggio nel suo sottosuolo.
Soffermarci sulle occasioni perdute non deve indurci però all’inerzia e alla rassegnazione! Già da domani si può dare inizio all’iter procedurale, più agile e veloce rispetto ad una revisione complessiva che investa tutto il territorio comunale, per la Variante del P.R.G. attualmente vigente, che equipari la “zona ambientale” alla “zona storica”, a beneficio degli abitanti e per una maggiore attrattività turistica della città.
Archeoclub Manduria
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1 commento
Fernando
mar 17 gennaio 2023 02:43 rispondi a FernandoLa realtà, oggi è molto diversa dal fare una semplice variante al PRG per allargare, legittimamente e storicamente, il Centro Storico della nostra Città. Nel corso degli anni, oramai, nelle strade e zone indicate, sono stati "autorizzati" lavori stradali con la sostituzione di antiche chianche con un nero manto stradale. Sono state concesse autorizzazioni per ristrutturazioni di ogni genere che non rispettano neanche la più piccola regola edilizia. Senza parlare dei servizi pubblici che tra cavi elettrici, pali, paletti e cartellonistica deturpano tali aree. Quindi, presumo che non si possa cancellare tutto questo ma migliorare la vivibilità in questi luoghi sì. Io abito in un palazzo del 1887 in pieno centro cittadino ma detto palazzo non ha nessun vincolo storico, per cui, qualcuno domani può trasformarlo in un centro commerciale senza alcun problema È questa l'amara realtà.