
Il compositore manduriano, Ferdinando Arnò, tra i primi a sollevare dubbi circa la legittimità delle procedure di affidamento dei 65mila euro agli organizzatori del recente Comedy Film Fest e sulla qualità dello stesso, ha dato mandato all’avvocato Andrea Patanè con studi a Milano e Catania, per l’accesso agli atti depositati negli uffici comunali relativi all’evento concluso sabato scorso.
L’avvocato, ricercatore di diritto costituzionale, ha già inviato la pec al comune chiedendo tutte le determine e gli atti in qualsiasi modo denominati «in ordine al procedimento amministrativo che ha portato alla formazione della decisione di erogare le somme citate e poi alle successive erogazioni». Il legale di Arnò chiede inoltre copia di tutti i documenti presentati dai beneficiari dei 65mila euro».
L’obiettivo di Arnò è quello di sapere se ci sia stato un bando di gara o una ricerca di mercato e quali siano stati i criteri e le valutazioni che hanno spinto l’amministrazione a collaborare con l’associazione Ferrara Film Festival.
Il parere del maestro Arnò sull’argomento è ben noto. «Qui si tratta di non buttare soldi con iniziative fatte da chi non è in grado, capace solo di spendere cifre dieci volte in più di quello che sarebbe dovuto costare. In nessuna parte del mondo – ha sostenuto Arnò in un suo precedente intervento pubblico -, avrebbero permesso questa farsa». In un acceso botta e risposta con un amministratore locale, il compositore Arnò aveva definito la manifestazione «una presa in giro costata decine di migliaia di euro elargiti sulla fiducia». Continuando la critica il maestro si diceva «molto arrabbiato perché il risultato è stato penoso». Una stroncatura sul Comedy manduriano fatta da uno che di eventi di spettacolo, tutti di un certo livello, ne ha masticati parecchio. «Glielo dice uno – scrive Arnò rivolgendosi sempre al suo interlocutore istituzionale – che ha vinto un leone di bronzo a Cannes nel 2004 e ha collaborato in campo pubblicitario con tutti i registi italiani più importanti dei nostri tempi, da Salvadores a Sorrentino». Arnò, inoltre, è stato in giuria di festival con la Wertmuller e con Nichetti».
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