Tutto ha avuto inizio al Liceo Classico, durante la presidenza del professore Giovanni Mola, per mia iniziativa. In quegli anni una indicazione ministeriale invitava a fare storia con i testimoni, se c'erano. Fu così che pensai di invitare Elisa Springer ad un incontro con gli studenti dell'ultimo anno. La sua riposta fu “No”, ma poi, dopo all'incirca un mese, mi richiamò e mi disse che sarebbe venuta a parlare agli studenti.
L'incontro si svolse nella sala biblioteca del liceo con una grande partecipazione. Elisa, che era accompagnata dal figlio Silvio, raccontò la sua storia di deportata che poi è quella del suo libro. Io sono in possesso delle foto di quell'evento che tra l'altro, alcune, sono state pubblicate sul mio quinto Volume della Storia Politica di Manduria. Tutto questo è stato ignorato volutamente . Non c'è da meravigliarsi che accadano cose del genere con gli amministratori protempore della Città. Basti pensare che alla manifestazione per l'apertura del "museo" gli ex sindaci della città, per esempio, non sono stati invitati. Questo modo di fare, questo modo di comportarsi, è proprio di chi è un Ciandala della politica e della cultura.
Enzo Caprino, ex sindaco di Manduria
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1 commento
Lu furnaru
ven 4 ottobre 12:22 rispondi a Lu furnaruLei merita senz'altro delle scuse per non essere stato invitato alla inaugurazione della casa museo "Springer". Ma dare del "cialada " agli attuali amministratori manduriani è un offesa molto esagerata. Un' offesa ricevuta non guarisce con un offesa più grande. In mancanza delle reciproche scuse mi aspetto un duello all'ultimo sangue .