Giovedì, 21 Novembre 2024

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L'analisi alla vigilia delle regionali

L'annessione di Colimena ad Avetrana romperebbe gli equilibri elettorali

Nel riquadro Antonio Dostuni Nel riquadro Antonio Dostuni

Sul tema della rivendicazione di Torre Colimena esiste, come è ormai noto, una sentenza della Corte costituzionale (n.214/2019) che rende realistica l’ipotesi della variazione territoriale. Lo scorso marzo il “Comitato di Torre Colimena e Specchiarica” ha depositato presso il Comune di Avetrana un elaborato che, nel solco tracciato dalla sentenza citata, contempla l’ipotesi di un referendum nel quale sarebbero chiamati a votare i soli residenti delle due frazioni balneari. Si dice che l’amministrazione in carica abbia nominato un “esperto” con l’incarico di approntare la procedura più idonea a garantire il buon esito dell’operazione.

Occorre rammentare che il programma elettorale della maggioranza non prevedeva la rivendicazione delle Marine per cui occorre riconoscere al “Comitato” il merito di avere rilanciato e imposto all’agenda politica una disputa che sembrava sepolta per sempre. Sulla questione di Torre Colimena l'amministrazione avetranese preferisce procedere a fari spenti. Le ragioni sono molteplici. L’imminenza delle elezioni regionali, ad esempio, costituisce un elemento che rischia di pregiudicare il consenso dell’elettorato manduriano per chiunque ambisca ad una candidatura o voglia spendersi per un candidato terzo. Nell’ottica di preservare i rapporti con Manduria, non è escluso sia stata valutata la soluzione del consorzio tra i due comuni. Si tratta solo di un’ipotesi, naturalmente, che sarebbe stato lecito percorrere in passato: oggi, dopo la sciagurata vicenda del depuratore e dopo la sentenza della Consulta, l’ipotesi consortile risulta velleitaria e impraticabile.

Il contenzioso con Manduria risulta, pertanto, inevitabile per cui sarebbe auspicabile fare chiarezza sulla linea che si intende perseguire attraverso un dibattito consiliare nel quale maggioranza e opposizione potrebbero confrontarsi per poi varare una soluzione unitaria. Allo stato, la cosa più urgente è accelerare l’inizio del percorso con la consapevolezza del divario esistente tra i due Comuni sotto il profilo politico ed elettorale. Se, come è facile prevedere, il Consiglio regionale dovesse disattendere le aspettative del comune di Avetrana, risulterà inevitabile ricorrere all’autorità giudiziaria. La disputa, pertanto, si annuncia lunga ed estenuante.

Per tali ragioni, risulta necessario svelenire l’attuale clima politico al fine di ricompattare un paese, profondamente diviso, di cui risulta sempre più evidente il lento e inesorabile declino. La crisi dell’edilizia e dell’agricoltura rende di vitale importanza il comparto turistico che potrebbe restituire fiducia alle famiglie, alle imprese e alla stessa politica che, senza risorse, non sarà mai in grado di incidere proficuamente sulla vita del cittadino. Senza alcuna enfasi, possiamo dire che, per la prima volta nella storia, la comunità avetranese ha l’opportunità di diventare proprietaria di Torre Colimena e Specchiarica e, conseguentemente, di ritrovare prestigio regalando una speranza ai giovani. La politica è chiamata ad essere all’altezza di questo passaggio storico e, in quest’ottica, è tenuta a dimostrare coraggio e spirito di coesione sensibilizzando e mobilitando l'opinione pubblica. Servirà a questo il dibattito consiliare: capire chi crede veramente in questa opportunità e chi, invece, finge di crederci.

Antonio Dostuni, avvocato

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6 commenti

  • George
    sab 20 gennaio 19:16 rispondi a George

    Perciò non ci si muove piu'. Nessuno fa piu' nulla . Nessuno si lamenta ... e quindi niente viene cambiato o proposto .....- MA ALLORA LASCIAMO COSI' LE COSE COME STANNO ??? NON MI SEMBRA LA STRADA GIUSTA ... Svegliatevi gente svegliatevi TUTTI !!!!!!!

  • Frank
    sab 20 gennaio 09:22 rispondi a Frank

    È l'unica soluzione da affrontare con decisione, farlo in amicizia!?..anche gli amici poi litigano e i progetti naufragano, figuriamoci per questione di territorio

  • Gregorio
    ven 19 gennaio 13:42 rispondi a Gregorio

    Il commento del Signor D’Ostuni assomiglia tanto ai pensieri che frullano in testa al classico politico, cioè, non se ne fregano niente dei problemi della città ma, bensì “contenere “ i voti dei POVERI cittadini !!

  • Tonino
    gio 18 gennaio 12:28 rispondi a Tonino

    Chiedo x un amico Finirà x Manduria di spremere il solo Bancomat??

    • George
      ven 19 gennaio 15:45 rispondi a George

      Vedi cme sono le cose ??perchè si chiede per un amico e non personalmente?? E così nessuno di vuole esporre ..in fi dei conti chi scrive non fa alto che esprimere dei pareri..chiedere a chi incassa di avere qualcosa in cambio non è scandalo e non lede nessuno ..comunque se aspettiamo empre i risultati dele elezioni non andremo avanti..qui occorre fare..fare concretamente.. occorre svegliarsi dai torpore delle solite abitudini

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