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All’indomani della manifestazione manduriana organizzata dall’amministrazione comunale manduriana contro l’ampliamento della discarica di «Manduriambiente», gli ambientalisti di Lizzano contestano, al Comune di Manduria, il non aver voluto firmare l’ordine del giorno di contrarietà alla riapertura della discarica di Lizzano e alla relativa concessione Aia a favore della società Lutum. Discarica questa chiusa il 10 febbraio del 2014 dalla magistratura per l’emissione di sostanze odorigene, come il solfuro di idrogeno e biogas, derivanti dai processi di gestione e post gestione delle vasche di raccolta e di trattamento dei rifiuti.
Il comitato “Attiva Lizzano” aveva richiesto alla provincia di Taranto di intervenire nel procedimento invitando i sindaci dei Comuni dell’arco ionico a sostenere la battaglia ma, questa solidarietà, dal Comune di Manduria non è mai arrivata. Di contro, l’assessore all’ambiente e urbanistica Katia Fusco, nell’organizzare la manifestazione manduriana, ha chiesto e ottenuto l’adesione del Comitato di Lizzano. Questa discordanza è stata messa in evidenza dal comunicato postato sulla pagina istituzionale Facebook del movimento cittadino, “Attiva Lizzano”. «Se Manduria vuole vincere la battaglia contro l’ampliamento della discarica – si legge -, deve partecipare anche alle battaglie, sulle stesse questioni, degli altri comuni della provincia di Taranto».
Noi de «La Voce di Manduria», abbiamo intervistato il presidente del Comitato lizzanese Giovanni Gentile che si esprime così in merito: «Benché non abbiamo ricevuto un invito diretto alla manifestazione manduriana, abbiamo aderito lasciando i nostri soci liberi di intervenire. Abbiamo aderito lo stesso, con piacere – prosegue Gentile -, perché sono tematiche analoghe a quelle nostre. Purtroppo il Comune di Manduria - continua l’ambientalista lizzanese -, non ha aderito alla nostra battaglia contro la discarica ex-Vergine».
Sono 20 i comuni ionici che hanno appoggiato la battaglia dei lizzanesi esprimendo la propria contrarietà, anche con delibere di consiglio, alla concessione dell’Aia per la discarica Lutum. «Ma ancora oggi – fa notare Gentile -, non registriamo l’adesione del Comune di Manduria. Speriamo - va avanti il presidente -, che questo possa accadere, anche perché ci sono stati dei contatti che ci lasciano ben sperare in un cambiamento futuro, ma per adesso, ufficialmente, l’adesione non c’è (ci doveva essere il 14 luglio, il tempo è scaduto). Insomma - dichiara Gentile -, manca una presa di posizione da parte dell’amministrazione manduriana. A livello politico sarebbe comunque un segnale per noi importante anche perché è un Comune che a sua volta sta vivendo sulla sua pelle il possibile ampliamento della sua discarica. Lo vediamo come un segnale importante per l’Amministrazione e la cittadinanza in generale», conclude l’ambientalista della vicina Lizzano.
Alla domanda su cosa potrebbe fare Gregorio Pecoraro, sindaco di Manduria e consigliere provinciale di maggioranza, per le sorti dei lizzanesi, il presidente di Attiva Lizzano risponde così: «Potrebbe fare molto. Tra gli enti che ci mancano c’è quello della provincia che si deve esprimere sull’Aia. Se la Provincia si esprimesse contro l’apertura, ci farebbe veramente piacere», termina Gentile.
Silvia Dimagli
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