
Fa discutere l’incarico che l’amministrazione comunale di Manduria, per mano del funzionario dei Servizi legali dell’ente, ha affidato all’avvocato Mario Rollo, marito dell’assessora all’ambiente, Katia Fusco. Il professionista, per un importo di 6.500 euro, dovrà curare una controversia davanti al Tar di Lecce dove un’imprenditrice ha presentato ricorso per chiedere l’annullamento di un provvedimento che vieta l’attività di agricamper nelle marine manduriane.
«L'avvocato Rollo – si legge nella determina - conosce perfettamente l'oggetto del contenzioso nonchè le dinamiche e problematiche ad esso sottese e quindi è l'unico che, stante il poco tempo a disposizione, possa garantire una difesa proficua a favore dell'Ente». «Agli atti – prosegue la determina di incarico -, risulta come, per la medesima vicenda, il Comune di Manduria sia stato più volte chiamato in giudizio e l'incarico di difesa sia stato conferito all'avvocato Rollo». Più precisamente con atto di «Giunta Comunale n. 30 del 14.08.2013 dinanzi al TAR Lecce, Delibera Giunta Comunale n. 32 del 14.08.2013 per la cautelare dinanzi al TAR Lecce, Delibera Giunta Comunale n. 89 del 13.05.2015 dinanzi al TAR Lecce, Determina n. 198 del 03.03.2022 dinanzi al Consiglio di stato)».
In tutti questi casi l’avvocato Rollo, si precisa, «l’avvocato Rollo ha proficuamente svolto la propria attività professionale garantendo l'esito favorevole per il Comune di Manduria».
Tutti incarichi, questi segnalati in determina, svolti quando la moglie non era in giunta. Motivo per il quale in tanti, anche in ambienti vicini alla stessa maggioranza, trovano la scelta quantomeno inopportuna dal punto di vista politico ed etico.
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6 commenti
Gregory
mar 11 febbraio 18:20 rispondi a GregoryQui al palazzo si fa come il maiale,non si butta niente.Si fa tutto in famiglia con i picciotti . Opinione
tiziano
mar 11 febbraio 16:54 rispondi a tizianoQuindi l'assessora all'urbanistica ha dato l'incarico al marito per difendere il suo operato? non ci trovo nulla di anomalo, chi meglio del marito può difendere la propria moglie? sicuramente non lo farà le le 6500€, ma come già detto difende l'operato della consorte.
Manduriano libero
mar 11 febbraio 11:27 rispondi a Manduriano liberoSulla professionalità dell'Avv. Rollo nulla da eccepire, che probabilmente sarà stato lo stesso avvocato a difendere il Sindaco nelle diverse sedi per le problematiche a lui riconducibili, salta fila ai vaccini, ecc (non voglio entrare nel merito per non distogliere l'attenzione dall'attuale situazione), che probabilmente la moglie dell'avv. sia stata scelta come assessora per chissà quale accordo segreto, che casualmente qualcuno avesse paventato pure l'assessora come futura candidata Sindaco, Signori miei sono solo coincidenze. L'incarico, però, è una gran caduta di stile da parte di tutti. A questo punto mi aspetterei almeno una rinuncia da parte dell'avv. o le dimissioni. Cara opposizione tutta, parlate su tutto, spendete tutte le vostre energie sulla bravata Sinner e poi per le cose serie fate finta di niente? O fate le persone serie sempre oppure lasciate che non è cosa per voi
Lorenzo Libertà per la Marina
mar 11 febbraio 08:48 rispondi a Lorenzo Libertà per la MarinaNulla di anormale in un paese dove le poltrone di Sindaco ritornano alle stesse famiglie. Da Cognato a Cognato e poi di nuovo al Cognato. È tutto ciò che moralmente potrebbe sembrare anomalo che in realtà è la normalità. A Roma le sorelle Meloni dominano governo e partito di maggioranza relativa ed il Cognato fa il ministro dell' agricoltura. È un modello tutto italiano. Il Duce aveva il genero Ministro degli esteri e il suocero che gestiva la Marina Mercantile. A Milano negli anni 80' Craxi Presidente del Consiglio ed il cognato Sindaco di Milano città di residenza dei Craxi. Nulla di nuovo sul suolo italico 😜 Opinioni
Pino
mar 11 febbraio 16:22 rispondi a PinoCaro Lorenzo, Il 25 luglio 1943 Galeazzo Ciano (genero di Mussolini) votò contro Mussolini al Gran Consiglio del Fascismo. Per questo sotto la Repubblica Sociale, fu processato e CONDANNATO A MORTE a Verona. Venne fucilato l’11 gennaio del 1944. Cosa impossibile che succeda adesso….. ERA BBUENU !!!
Lorenzo Libertà per la Marina
mar 11 febbraio 18:34 rispondi a Lorenzo Libertà per la MarinaCaro Pino la storia non è proprio così. Il duce dovette piegare la testa, furono i crucchi nazisti a chiedere la fucilazione dei dissidenti per 2 motivi : 1) l' Italia del nord era in mano alla tragi/comica repubblica di Salò controllata dai nazisti con il duce spiato e controllato ovunque a Gargnano e di fatto in ostaggio 2) i resti dell' esercito italiano, metà con Badoglio e gli Americani il resto con i nazisti che, con la paura delle fucilazioni serravano i ranghi 😜 Caso strano Grandi, membro del gran consiglio e grande oppositore del Duce, non fu fucilato. Storia