
Da anni, in silenzio, si consuma un’ingiustizia che colpisce decine di studenti pendolari di San Pancrazio Salentino iscritti agli istituti superiori di Manduria. Ragazzi e ragazze, in gran parte minorenni, sono costretti a partire ogni mattina con l’unico mezzo pubblico disponibile, quello delle Ferrovie del Sud Est, che lascia la stazione alle 6.25 e arriva a Manduria alle 6.40. Un orario che obbliga gli studenti ad attendere quasi un’ora prima dell’inizio delle lezioni.
Come se non bastasse, la fermata designata non è nel cuore della città, ma nel quartiere Sant’Antonio, dalla parte opposta rispetto agli istituti scolastici. Questo significa che i ragazzi, spesso giovanissimi, devono attraversare Manduria a piedi, aumentando i rischi e le preoccupazioni per le famiglie.
Le mamme che hanno segnalato il problema al nostro giornale parlano apertamente di discriminazione rispetto ad altri comuni vicini. A Torre Santa Susanna e a Erchie, ad esempio, i collegamenti garantiscono arrivi intorno alle 7.40, con fermata in Piazza Vittorio Emanuele, a pochi passi dalle scuole. Una differenza che lascia i pendolari sanpancraziesi in una condizione di evidente svantaggio.
Nonostante le numerose richieste rivolte alle autorità competenti, le famiglie non hanno mai ricevuto risposte concrete. E intanto, la conseguenza più grave si fa sentire anche sugli stessi istituti manduriani: sempre più genitori preferiscono indirizzare i propri figli verso Lecce o Brindisi, città più distanti ma servite da collegamenti più sicuri e funzionali.
La denuncia dei pendolari è chiara: orari e fermate devono essere rivisti, perché la scuola non può diventare un percorso a ostacoli, né un rischio quotidiano per chi chiede soltanto il diritto a un’istruzione accessibile.
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.