“Finalmente si vede la luce per un’opera attesa da tempo, che ha creato numerose divisioni all'interno della comunità”. Lo ha dichiarato il capogruppo del M5S Marco Galante a margine dell’audizione in Commissione Ambiente sul depuratore di Manduria - Sava. Purtroppo non siamo sul set del film “The Blues Brother” quando un leggendario James Brown improvvisa un canto Gospel e poi chiede a Jake (John Belushi) “Hai visto la luce? Tu, hai visto la luce?”.
No, sulla vicenda depuratore di luce se ne sta vedendo davvero poca perché, nonostante le tempistiche che gli ingegneri di Aqp hanno dettato (tutto pronto entro settembre prossimo), i tempi tra “il dire e il fare”, come si usava dire, non coincidono.
Andiamo con ordine, seguendo il comunicato del capogruppo Galante che, almeno in questo, può aiutarci a tenere il filo del discorso. “Gli ingegneri di AqP hanno definito le tempistiche per il collaudo delle 12 trincee drenanti, che deve avvenire entro i prossimi 6 mesi, ma ci è stato assicurato che sarà realizzato entro settembre. Sono stati delineati gli scenari di breve, medio e lungo periodo: nel breve periodo le trincee drenanti saranno il recapito finale temporaneo e l’impianto gestirà 5.000 metri cubi al giorno”.
Il collaudo di tutto l’impianto, non solo delle trincee drenanti (che devono ancora essere terminate) non verrà eseguito fino a quando il depuratore non entrerà in funzione, come si farebbe altrimenti? Il depuratore entrerà in funzione quando arriveranno i reflui da depurare, ma come faranno ad arrivare se non è ancora stato costruito l’impianto di sollevamento, pompe potenti che dovrebbero spingere i reflui dal vecchio al nuovo depuratore? Sembra il classico “cane che si morde la coda”, cioè risolviamo un problema e se ne presenta un altro, senza contare che l’acqua destinata a queste trincee drenanti, non servirà all’utilizzo agricolo (e come potrebbe visto che mancano le tubature?); e nemmeno a spegnere gli incendi (perché mai i canadair dovrebbero effettuare pericolose discese in picchiata sul piccolo specchio d’acqua tra le case quando a poche centinaia di metri c’è l’immenso mare Ionio?).
A chi serviranno dunque le 12 trincee drenanti? Lasciamo la domanda in attesa di risposta per occuparci (come si legge sempre nel comunicato) dello “scarico nel bacino di Torre Colimena che sarà emergenziale”. Lo scarico emergenziale/complementare è un altro pezzo del puzzle che ancora non è stato costruito e che servirebbe per accogliere e buttare nel bacino di Torre Colimena (e direttamente in mare) il troppo pieno che non viene assorbito o utilizzato dalle trincee drenanti. I tempi? Con l’estate di mezzo forse non sarà facile terminare anche questi lavori per settembre.
Se mettiamo quindi insieme tutti questi pezzi “importanti” e fondamentali affinché il depuratore possa iniziare a funzionare (senza parlare per ora delle condizione delle reti fognarie di Sava e Manduria, città non pronte e piene di pozzi neri), si capisce che i tempi sono ancora lontani.
E il mare quando ne beneficerà? Quando le marine potranno essere messe in grado di non inquinare la falda con i pozzi neri? Aqp scrive che sarà nel 2036 (che tradotto nella realtà, non sarà mica il 2136?), continuando a sostenere che "salveremo l'ambiente con il nuovo depuratore".
Monica Rossi
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3 commenti
Fenicottero Rosa
gio 30 maggio 16:57 rispondi a Fenicottero RosaPraticamente, avremo per una quindicina di anni, le nostre spiagge ed il nostro mare inquinati dalla merda proveniente da Sava e Manduria attraverso il depuratore e lo scarico emergenziale, e dalla merda proveniente dai pozzi neri, legali e non, che vanno da Torre Colimena a Borraco. I Fenicotteri e le tartarughe Caretta Caretta ringraziano.
Pietro
gio 30 maggio 14:31 rispondi a PietroChe cosa dobbiamo pensare della disamina di Monica Rossi? Solo una cosa: che continuano a prenderci in giro, che di tutto quello che ci raccontano politici e Aqp, c'è pochissimo di vero! Perché lo fanno, chiediamocelo. Come possiamo fidarci di queste persone e quello che rappresentano? Quante falsità! A Manduria esistono una marea di abitazioni prive di acqua e fogna, anche al centro storico, come per esempio i vicoli "ti la strata longa" e della strada adiacente, in attesa dei tronchi da decenni.
Egidio Pertoso
gio 30 maggio 08:03 rispondi a Egidio PertosoSono decenni che amiami dirci, come un dogma, che i politici fanno tutto il contrario che dovrebbero fare per servire i cittadini - altrimenti che senso ha definirsi "Stato".- Ma, con mugugni silenziosi, continuiamo a tenerceli, e retribuirli con le tasse, in attesa di miracoli. Ma, se ci fosse oggi Dante, fondatore del pensiero di destra italiano ( il buon ministro Sangiuliano, in una lodevole esternazione) certamente non li metterebbe nel Paradiso. Per chi dice che vuol fare "politica" sul serio, ci sono molti modi, siamo ancora in democrazia, per mandare al diavolo questi maneggioni da strapazzo.