
Il sindaco Gregorio Pecoraro ha definitivamente respinto la richiesta per l’utilizzo dello stato Dimitri presentata dalla società dilettantistica di calcio a 11, Reunion Manduria che milita nel campionato Asi-Coni ed occupa il primo posto nella classifica B1.
Il rifiuto dell’amministrazione Pecoraro è stato motivato richiamando una delibera di giunta, approvata dopo la presentazione della domanda della Reunion, nella quale si stabilisce che il campo di gioco, recentemente fornito di erba sintetica con un investimento di circa un milione di euro di fondi comunali, può essere utilizzato solo «per le partite di campionato di prima categoria e di eccellenza e per gli incontri di Coppa Italia Puglia e per i soli allenamenti della squadra Ug Manduria».
E’ vietato giocare per tutte le altre squadre, contrariamente a quanto viene stabilito nel regolamento comunale approvato da questa stessa amministrazione che all’articolo 9 stabilisce che «gli impianti sportivi sono concessi in uso a società sportive dilettantistiche ed enti di promozione sportiva, riconosciute dal Coni e iscritte all’Albo del Comune di Manduria». Quindi a pieno titolo anche la Asd Reunion Manduria iscritta al campionato Asi riconosciuto dal Coni. Ma la giunta, scavalcando il regolamento e quindi il volere dell’intero Consiglio comunale che lo ha approvato, ha decis diversamente.
«Un atto contrario alla legge», lo definisce l’avvocato e consigliere comunale del Pd, Domenico Sammarco a cui abbiamo chiesto un parere tecnico che vi proponiamo di seguito. Secondo Sammarco, «l’associazione sportiva a cui è stato negato tale diritto potrebbe agire per vie legali con aggravio di danno alle tasche dei cittadini».
Che l’amministrazione Pecoraro non sia minimamente in grado di adempiere al mandato ricevuto è ormai supportato da continue prove oggettive. Non ultima la vicenda della mancata concessione dello stadio comunale recentemente ristrutturato all’associazione sportiva Asd Reunion che ne aveva chiesto l’uso in via straordinaria e una tantum, vista l’indisponibilità del campo sportivo “Don Bosco”.
In totale dispregio infatti del Regolamento per la concessione e gestione degli impianti sportivi, approvato dal Consiglio Comunale nel 2021 relativamente alla fruizione degli impianti sportivi comunali, l’amministrazione pare abbia opposto il diniego all’utilizzo senza neppure concedere uno straccio di spiegazione, salvo trincerarsi dietro ad una delibera di giunta – guarda caso – approvata ieri!
Pare che i “brillanti” amministratori locali, in un primo momento avevano opposto “informalmente” la mancata iscrizione al Coni di tale associazione! Niente di più sbagliato! Ed infatti l’associazione sportiva richiedente è regolarmente iscritta all’ASI - Associazioni Sportive e Sociali Italiane che è Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI!
D’altronde basterebbe studiare il Regolamento per vedere che agli artt. 9 e 10 sono espressamente previste come beneficiarie di tale diritto proprio le associazioni sportive affiliate a Federazioni o Enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI!
Ma questo richiederebbe capacità che i nostri incapaci amministratori locali, a quanto pare, non hanno!
Forse resisi conto dell'imbarazzante motivo esplicitato, hanno così partorito - seduti sui loro scranni assessorili – la delibera di giunta n. 54 che addirittura assegna esclusivamente ad una società calcistica privata l’utilizzo del campo di calcio. Tale delibera appare prima facie illegittima poiché contraria al regolamento comunale approvato in consiglio in quanto trasforma un utilizzo “temporaneo” in “esclusivo”, oltre ad essere contraria ai principi contabili su cui la Corte dei Conti sarà chiamata sicuramente a verificare.
Probabilmente intenzione dei nostri “sagaci” amministratori è quella di sancire come “lecito” unicamente l’utilizzo della struttura ad una società privata in via esclusiva, già in effetti unica beneficiaria dal punto di vista economico della recente ristrutturazione, incassando i proventi derivanti dai biglietti ed abbonamenti e non avendo investito un solo euro nei lavori costati alle casse comunali quasi un milione di euro in mutuo contratto e che pagheremo noi tutti cittadini con i tributi locali!
Incapacità, come dicevamo, anzitutto ad amministrare oculatamente i soldi pubblici, ma poi anche solamente a trattare i cittadini come la Costituzione stessa prevede. In maniera che abbiano tutti gli stessi diritti.
Invito pertanto l’Amministrazione Pecoraro a rivedere immediatamente tale presa di posizione contraria alla legge e che potrebbe anche spingere l’associazione sportiva a cui è stato negato tale diritto all’utilizzo - peraltro richiesto prima dell’assurdo delibera di giunta - ad adire le vie legali con aggravio di danno alle tasche dei cittadini.
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11 commenti
Maria
sab 24 febbraio 2024 11:17 rispondi a MariaIo direi il lupo ( il pecoraro) si mangia le pecore
Maria
sab 24 febbraio 2024 11:17 rispondi a MariaIo direi il lupo ( il pecoraro) si mangia le pecore
Maria
sab 24 febbraio 2024 11:17 rispondi a MariaIo direi il lupo ( il pecoraro) si mangia le pecore
Miminu
ven 23 febbraio 2024 09:13 rispondi a MiminuCari manduriani siete solo delle pecore....ecco perché vi hanno messo il pecoraro, ve lo meritate....perché al posto di nascondervi dietro i.giudizi che scrivete sulla voce di manduria, non andate al comune ad occuparlo e mandare via questi pupazzi? Fate come fanno li altri paesi....uscite le palle
Tonino
sab 24 febbraio 2024 09:12 rispondi a ToninoCondivido il tutto,purtroppo il manduriano è fatto x sparlare e poi mangiare allo stesso piatto. Sono ben 3 anni che lui fa i ca,,,suoi e viene appoggiato da maggioranza-minoranza e manduriani,altri 2 anni ancora e poi???
INDIGNATO
ven 23 febbraio 2024 03:47 rispondi a INDIGNATOFanno bene a denunciare, denunce a tremula terra! E bitimu ci no si drizzunu la capu! Siamo stanchi e stufi di tutto questo schifo, solo a manduria succedono queste cose,per fino la burocrazia per fare una cosa stupida è più complicato del solito.
Walter
sab 24 febbraio 2024 07:18 rispondi a WalterIl BERSAGLIERE
Il giaguaro di manduria
ven 23 febbraio 2024 11:41 rispondi a Il giaguaro di manduriaLa decisione del sindaco di Manduria di blindare lo stadio Dimitri per favorire una squadra a scapito di altre, violando palesemente le norme comunali, e di dirottare ben 1 milione di euro di fondi pubblici in questa direzione anziché investirli in ambiti critici come l'educazione o la manutenzione delle strade, è a dir poco irresponsabile. Sembra che il primo cittadino abbia perso completamente di vista le priorità reali della comunità che dovrebbe servire, lasciandosi guidare da una passione personale per il calcio che, in questo contesto, diventa un vezzo piuttosto che un meritevole investimento pubblico. il sindaco non solo trascura le esigenze primarie della comunità, ma dimostra anche una mancanza di giudizio critico e di sensibilità nei confronti delle priorità reali dei suoi cittadini. È un comportamento che si avvicina a una forma di autentica follia amministrativa.
Adriana Franco
ven 23 febbraio 2024 11:22 rispondi a Adriana FrancoCara amministrazione il campo non si tocca nonostante sia un bene di tutti i cittadini. Come mai invece le palestre delle scuole pretendete di darle a tutte le società anche di altri paesi nonostante tutte le sollecitazioni fatte per mancanza di pulizia da parte delle stesse?
Enzo
ven 23 febbraio 2024 08:50 rispondi a EnzoCome al solito il DUCE fa cattivo e bel tempo come vuole Lui.Sono ben 3 anni che fa il dittatore e tutta (maggioranza e minoranza ) lo acconsente basta che non si lascia le poltrone.Sara tutta colpa di ATTACK Altri 2 anni è poi sappiamo chi ha distrutto Manduria
Cittadino illustre
ven 23 febbraio 2024 10:47 rispondi a Cittadino illustreDistrutto Manduria? Ha un bel metro di giudizio però lei, se considera ciò che è stato fatto, "una distruzione". Peccato che non abbia utilizzato lo stesso metro con chi c è stato negli ultimi 20 anni......ah già i social non la facevano da padrona come ora. Questa amministrazione sicuramente non sta facendo tutto giusto, sarei un pazzo a dire il contrario, ma giudicare il loro operato come una distruzione di Manduria anche no