Marco Bay, uno dei più bravi architetti paesaggisti italiani, ha scritto poco tempo fa una lettera accorata indirizzata al sindaco Gregorio Pecoraro, esortandolo a non abbattere le Robinie di Viale Mancini. Stessa cosa ha fatto Stefano Boeri, uno dei più importanti architetti urbanisti contemporanei. Anche la bravissima cantante Malika Ayane, in un video, ha pregato il sindaco di non tagliare le Robinie. Se queste personalità hanno preso posizione, non è solo per amicizia nei miei confronti, ma soprattutto perché ci credono.
Come può un sindaco, come può il sindaco di Manduria, non rispondere? Quanta maleducazione c’è in questa persona? Come può un’intera amministrazione, e come può l’architetto Gregorio Attanasio, autore di questo capolavoro di progetto, snobbare così cafonescamente l’architetto Boeri? Io divento matto. Non posso credere che ci si possa comportare in questo modo.
Ferdinando Arnò
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4 commenti
cittadino
mer 6 novembre 09:00 rispondi a cittadinoIgnoranza, incompetenza, incapacità, accompagnate da superbia e rancore, miscelati per bene. Ecco il perfetto MALEDUCATO.
Antonio Ruggero
lun 4 novembre 13:34 rispondi a Antonio RuggeroNon solo maleducazione, ma anche ciucciagine, testardaggine, ma soprattutto ignoranza. Non c'è soluzione al problema.....
Alessandra Moscogiuri
lun 4 novembre 09:04 rispondi a Alessandra MoscogiuriCaro Maestro Arno', pur avendo Lei un comportamento aperto nel far crescere l'attenzione su varie problematiche riguardanti Manduria, tra cui anche l'abbattimento delle robinie di Viale Mancini, attenzionando varie personalità, con consapevolezza mi rendo conto che purtroppo abbiamo un'amministrazione comunale che fa "orecchio da mercante" e una cittadinanza anestetizzata.Non tutta, per non generalizzare!!
Vincenzo
dom 3 novembre 18:09 rispondi a VincenzoTrincerarsi, a ranghi stretti sui progetti, assunti senza tener conto delle norme che, più in generale, dispongono come intervenire; non fornire risposte adeguate; non voler interloquire; vivere nell'ombra del primo cittadino, rifuggendo ogni occasione di dialogo. Sono queste le peculiarità che negativamente caratterizzano l'intera compagine al governo della Città. Pare di vivere in una rappresentazione teatrale dal titolo "non so, non c'ero e se c'ero dormivo, e non vedevo e non sentivo". Peccato che a rimetterci siano gli inermi, ma inerti manduriani.