
Organi di stampa, televisioni locali e regionali da giorni ci somministrano dettagliate relazioni della vicenda “Primitivo-Sinner”. Da Manduriano “all’ estero”, ma non troppo, mi permetto anch’io di avanzare qualche considerazione. Premesso che la lodevole iniziativa dell’Amministrazione Comunale di Manduria di promuovere il nostro Primitivo attraverso una personalità al momento all’apice della sua popolarità, è stata condotta in maniera superficiale e sprovveduta, ignorando le più elementari norme che regolano il settore dei vini DOC.
Da quanto apprendo, sulle bottiglie (74), che non erano immesse al commercio, mancava una certa fascetta numerata, rilasciata dal Ministero, attestante la genuinità del prodotto. Questa carenza, ha suscitato una vivace reazione degli organismi di controllo, forse eccessiva, data la esiguità della merce in oggetto, il che ha determinato non solo il coinvolgimento di organismi ministeriali superiori, ma una diffusione mediatica, travalicante i confini comunali e regionali, con commenti non sempre benevoli nei confronti del Primitivo e dei suoi produttori, come un vino che può andare in giro taroccato ( Il Vino regalato a Sinner è un falso: lo denuncia il Consorzio di Difesa del Primitivo di Manduria – Anna Puricella-Telebari 15/01/2025). Affermazioni pesanti.
Sullo sfondo di questa vicenda si ha l’impressione non tanto una operazione di tutela del Primitivo, quanto quella di gettare una ombra negativa sull’Amministrazione Comunale, promotrice dell’operazione. Se ciò fosse esatto chi l’ha concepita è partito dalla convinzione, mi auguro del tutto errata, che il giudizio del popolo di Manduria sui propri amministratori possa essere influenzato dal fatto se hanno messo o non messo le fascette sulle bottiglie di Sinner e non su ciò che hanno fatto o non fatto nel corso del loro mandato. Morale della favola chi ne esce con le ossa rotte da questa vicenda è l‘immagine del Primitivo, che si è detto voler tutelare, le cui bottiglie sono state distrutte, quasi fosse veleno e la Città di Manduria che alla richiesta di gemellarsi con Sesto di Pusteria (1860 ab.) si è visto sdegnosamente rispondere dal signor Christoph Anton Ranieri (vicesindaco di Sesto): Es gibt keine Affinität. Non male come risultato.
Marcello Filotico
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3 commenti
CRICORIU
mar 11 febbraio 18:20 rispondi a CRICORIUSicuramente concordo con il Signor Filotico. La cosa che emerge e' che qualcuno ha cercato di compromettere l'immagine del primitivo e conseguentemente di tutta la cittadina di Manduria, in primis gli organi di stampa viciniori a noi a livello provinciale e regionale e qualche spunto pure sul livello nazionale. E' stato commesso un errore indubbiamente, ma come detto se l'intenzione e' quella di colpire l'amministrazione locale infangando tutto l'indotto vitivinicolo non e' una decisione tanto onesta e saggia anzi alquanto subdola. Continuando con la lettera degli avvocati (di alto rango) di sinner non e' una lettera di perdono... ma di minaccia bella e buona, e come ho detto in un altro mio scritto buttare le bottiglie ok...buttare il vino e' un sacrilegio .Poi le varie affermazioni "manduria non so neanche dove si trovi".... anche qui.. google earth/maps e passa l'ignoranza crucca....
Peppo
mar 11 febbraio 15:36 rispondi a PeppoSecondo me, hanno sottovalutato il “sistema” di controllo, i Signori della “bravata” con il loro potere, in nome di Sindaco e in nome di Assessore comunale , erano convinti di poter “GIOSTRARE” con l’etichette compromesse. Magari avranno pensato: - <“Chi !? A noi ? Non ci toccano..tranquilli “>. Ed è proprio questo il problema, mai dire mai. Comunque chi ha sbagliato è giusto che paghi. Anche perché è un’offesa a tutti i produttori di vino 🍷 e..perché no! Anche a tutti i Manduriani !!
Aldo
mar 11 febbraio 12:09 rispondi a AldoLa mia visione è che doveva essere pubblicità a spese dei manduriani. Chiedo perché sull etichetta sotto la foto non c'è omaggio del comune di manduria?? C'è pubblicità dell "imbattigliamento?? A voi le vostre opinioni