Forse era troppo presto, ma tuo marito voleva un figlio e tu accettasti di fargli questo dono. Ma che brutto il periodo della gravidanza! E che terribile esperienza che fu il parto! Però adesso lui c’era e tu ti perdevi in quel cosetto che avevi portato dentro. Adesso i rapporti sessuali con tuo marito si fecero più radi. Non avevi mai tempo, questo è vero, ma ti era rimasta anche una naturale toco fobia. Forse ti sarebbe passata e, un giorno, avresti regalato un fratellino a tuo figlio, forse, ma, per adesso… E come era bello svegliarsi per lui ogni tre ore! Controllare il pannolino, stringerlo al seno e sentirlo ciucciare avidamente a quanto usciva da te. Quando lo portasti la prima volta a scuola era la tua mano che non voleva lasciare la sua o era lui che… Non c’è risposta! Ora hai di fronte un giovanotto che ti ha portato una donna che chiama amore: che vuole quella? È il tuo bambino quello! Ma nei suoi occhi vedi l’amore che ti pervadeva quando ti svegliavi per lui. Sai che glielo puoi affidare. Lei lo amerà quanto lo hai sempre amato tu.
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