Sabato, 7 Settembre 2024

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Oltre al danno ambientale

“Tagliare gli alberi vivi e vegeti è reato, lo dice anche il Consiglio di Stato=

Viale Mancini anni ’80 Viale Mancini anni ’80

Un omicidio di massa da fermare subito, quella degli alberi che dal 1920 fanno da cartolina sul Viale Mancini di Manduria. Alberi veterani vivi e vegeti che ci offrono molteplici benefici ecostistemici, partendo da quelli ambientali con la riduzione dell'inquinamento atmosferico, rimozione e stoccaggio del carbonio, conservazione della biodiversità locale.

Oltre ad essere rifugio di diverse specie di volatili. Alberi vivi e vegeti che ci tutelano la salute e il benessere in senso lato, anche se maltrattati nel tempo con potature "selvagge" o "capitozzature", mai curati, strozzati in buche fatte di cemento, anziché larghe aiuole, che ne limitano il ricambio di aria e l'ingresso di acqua piovana, elementi essenziali e naturali che rafforzano la pianta da varie malattie e infestazioni esterne. Una soppressione non giustificata e fatta senza un motivo apparente, forse complici interessi e soldi che, chissà perché, scarseggiano se utilizzati per cura e manutenzione.

Alberi vivi e vegeti, quelli del Viale Mancini, che dovranno essere tagliati perché un motivo per tagliare c'è sempre, certo, se quegli alberi fossero morti ma così non è. Il 27 ottobre 2022 il Consiglio di Stato ha stabilito che "gli alberi vanno tutelati e non se ne può ordinare l'abbattimento neanche d'urgenza se non si dimostra che è indispensabile per la pubblica incolumità" e che del resto il rischio zero di caduta di un qualsiasi albero non esiste.

Così come Legge 157/1992 che tutela la fauna selvatica, stanziale e migratoria che spesso oramai si rifugia in Città e che stabilisce che disturbare i nidi di un albero vivo e vegeto, come quelli sul Viale Mancini, è un reato penale. Gli alberi veterani vivi e vegeti come quelli di Viale Mancini sono gli elementi più importanti dell'infrastruttura verde urbana di questa Città e se ce ne fosse qualcuno morto, dovrebbe essere sostituito con pari pianta autoctona e non con altre specie arboree. Ciò, al fine, di preservarli da eventuali insorgenze infettive che possono essere trasmesse da alberi di altre specie e zone di provenienza. 

In quel "Palazzo" dove echeggiano dotti medici e sapienti, rifacendomi ad una famosa canzone di Bennato, vorrei dire una cosa a lor signori: un albero vivo e vegeto è un bene non sostituibile dal punto di vista ambientale perché sostiene tante forme di vita, anche la mia, quella di tutti i cittadini ed anche la Vostra, vi ringrazio. 

Fernando Maria Maurizio Potenza 

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3 commenti

  • Adel
    dom 30 giugno 08:38 rispondi a Adel

    Mi auguro davvero di cuore che questo scempio non accada Concordo pienamente con quello che ha scritto

  • Gregorio
    mer 26 giugno 22:14 rispondi a Gregorio

    Io sapevo che la legge del 2013 stabilisce poi che se una persona abbatte o danneggia un albero monumentale, rischia una multa da 5 mila a 100 mila euro, siccom abbiamo l’amministrazione comunale del cambiamento…….

  • Gregorio
    mer 26 giugno 21:38 rispondi a Gregorio

    Parole sante! P.S. Spero che Attanasio e Raimondo riuscissero a capire il suo commento!!

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