Una fila di ceri accesi, uno per ogni albero che il comune ha deciso di abbattere per far posto ad una improbabile pista ciclabile lunga appena 300 metri. E’ la triste coreografia allestita ieri dagli attivisti del Comitato Viale Mancini che sino alla fine tentano di salvare l’unico viale alberato della città.
Da ieri sera i volontari stanno raccogliendo le firme che presenteranno al sindaco Gregorio Pecoraro con la speranza di intenerirlo e convincerlo a salvare le robinie, almeno quelle ancora vive e vegete che da anni continuano ad assicurare ombra d’estate e a generare ossigeno tutto l’anno. Il "suo" progetto e dell'architetto progettista, prevede l'impianto di una quarantina di giovani piante che tra una decina di anni faranno ombra e produrranno ossigeno per un quinto dell'attuale alberatura.
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2 commenti
Nessuno
dom 24 novembre 20:27 rispondi a NessunoBuonasera firme ceri accesi ma scusate ma l' opposizione che fa parte del comune dov e finita solo al momento del voto si fanno sentire
Gregorio
lun 25 novembre 15:31 rispondi a GregorioNo, aspettano che arrivi il loro turno, sa com’è.. qui a Manduria funziona a “rotazione” !! Ogni quattro anni c’è il cambio poltrona !! L’importante è votare, cà puei… li sorpresi stonnu sempri!!