Dopo la notizia della possibile trasformazione dell’ospedale Giannuzzi in presidio Covid, un altro brutto colpo si abbatte sul territorio Messapico: il declassamento della postazione del 118 che da oggi ha perso la figura del medico e dell’infermiere affidando il mezzo di soccorso a due soli soccorritori delle associazioni di volontariato. I medici sono andati a rinforzare la postazione di Sava mentre gli infermieri danno man forte alle postazioni di Taranto dove l’emergenza Covid sta mettendo in crisi tutto il sistema della Asl ionica.
La soluzione non piace ai consiglieri di minoranza, Loredana Ingrosso, Domenico Sammarco e Gregorio Gentile del gruppo Progressista e Mimmo Breccia del movimento Manduria Noscia. «Non vogliamo nemmeno immaginare – scrivono i progressisti - cosa possa accadere qualora ci sia nella nostra città un’emergenza del 118 che richieda la presenza di personale infermieristico e medico per le operazioni di primo soccorso quale può essere un caso di infarto o arresto cardiaco in cui gli operatori volontari non possono operare da soli». Pur comprendendo l’emergenza che impone questa pandemia, per i progressisti «non può e non deve essere sempre il nostro territorio a pagare pegno». Per questo chiamano in causa il sindaco. «Noi progressisti – scrivono - crediamo non debba essere consentito questo ulteriore affronto e soprattutto crediamo che l’amministrazione comunale nella persona del sindaco Gregorio Pecoraro, che è massima autorità di salute pubblica, abbia il dovere di intervenire anche su questa inaccettabile decisione piovutaci addosso».
Nella stessa direzione l’intervento di Breccia (i consiglieri del centrodestra per il momento riposano).
«Continuano a piombarci addosso decisioni prese a nostra insaputa senza essere avvisati dal nostro sindaco e senza sapere qual’è la sua posizione in merito», dichiara Breccia che inquadra bene il problema. «Una comunità di oltre 30.000 anime – scrive - senza un solo medico ed un solo Infermiere che possano intervenire tempestivamente per i "normalissimi" e di certo non meno gravi pazienti non Covid». Infine Breccia se la prende ancora una volta con il sindaco e i suoi apparenti silenzi. «Dopo il suo assordante silenzio riguardo il suo consigliere di maggioranza presente nelle intercettazioni che hanno portato all'ultimo blitz “Cupola”; il silenzio sulla discarica, sulla puzza, sul ricorso per lo scarico a mare del depuratore e sull’ospedale Covid, ora – conclude Breccia – rischiamo di perdere in silenzio anche il 118».
Pecoraro, in serata, fa sapere che sulle vicende «Giannuzzi Covid» e «depotenziamento 118» sta convocando i sindaci del territorio in un incontro previsto per lunedì nella nuova sala consiliare. Inoltre sempre entro la settimana prossima il sindaco incontrerà il direttore generale Stefano Rossi. Pecoraro quindi assicura «massimo impegno dell’amministrazione per difendere la salute dei cittadini e le strutture di Manduria e del territorio».
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5 commenti
stupidioti
dom 1 novembre 2020 12:59 rispondi a stupidiotiINCREDIBILE NON ACCORGERSI DELLO SMANTELLAMENTO DELL'OSPEDALE GIANNUZZI. MANDURIA VIENE USATA PER ACCUMULARE POSITIVI AL COVID E MIGLIAIA DI TONNELLATE DI SPAZZATURA DA MEZZA PUGLIA. SE NESSUNO ALZA LA VOCE CHI CI DIFENDE DA QUESTI SOPRUSI?
Maria
sab 31 ottobre 2020 03:47 rispondi a MariaE se succede che il paziente non può essere trasportato , chi si prende la responsabilità se muore? Non se ne può più di questa situazione........
Francesco
sab 31 ottobre 2020 12:59 rispondi a FrancescoAdesso chiamate il Signor Di Maio con il nostro Sindaco per un caffè (corretto)
Adriana Franco
sab 31 ottobre 2020 08:28 rispondi a Adriana FrancoForse è giunto il momento di iniziare una rivoluzione e togliere di mezzo tutti i sapientoni.
willy
sab 31 ottobre 2020 07:58 rispondi a willyCaro pecoraro, perchè non giri casacasa a spiegarglielo ai tuoi concittadini (come hai fatto per chiedere il voto sà)