Si è svolta ieri nel Comune di Sava una partecipata iniziativa sul tema “emergenza Xylella” . Come è noto Sava e tutto il versante orientale della Provincia di Taranto, sono stati dichiarati zona infetta e qualche giorno addietro tecnici regionali hanno individuato ed analizzato undici piante di ulivo positive alla presenza del patogeno xylella .
Da qui, l’iniziativa fortemente voluta dal Sindaco di Sava Dario Iaia. Presenti Giandomenico Pilolli, coordinatore provinciale di FdI, Renato Perrini, consigliere regionale FdI ed Erio Congedo, consigliere regionale e coordinatore regionale di FdI, oltre naturalmente al generale Giuseppe Silletti, già comandante regionale dei Carabinieri Forestali.
L’avvocato Pilolli ed i consiglieri regionali Perrini e Congedo nei loro interventi hanno rilevato come sia sempre opportuno e necessario che la politica ascolti sempre la scienza prima di assumere decisioni su determinati argomenti di natura tecnica. Purtroppo, questo non è avvenuto nel caso della Xylella, laddove il governo regionale è andato avanti in maniera confusionaria e spesso dannosa. Da qui i clamorosi ritardi accumulati nella lotta al contrasto di questo patogeno. Molto interessante l’intervento del generale Silletti, il quale ha illustrato la cronologia della vicenda per come i fatti si sono succeduti nel tempo: da quando il batterio veniva individuato nel Salento alla sua nomina a Commissario per l’Emergenza “Xylella” a cura del ministro per l’agricoltura dell’epoca, Maurizio Martina, sino alla redazione , nel 2015, del piano di intervento che porta il suo nome. Silletti ha spiegato che nella fase di preparazione del piano ha tenuto conto principalmente delle direttive europee sul tema ed ha raccontato come questo piano sia stato, di fatto, boicottato a livello regionale. Questo grave atteggiamento del governo regionale ha fatto sì che si accumulassero notevoli ritardi nella lotta al batterio e questi ritardi e poca chiarezza ha determinatola diffusione del batterio sino al territorio di Bari e nel tarantino . Il generale ha condannato fortemente l’atteggiamento del Regione che, invece di sostenere e difendere il piano “Silletti” e, quindi, far procedere con la erudizione delle piante infette e di quelle presenti entro un raggio di cento metri, per ragioni evidentemente politiche, ha ritenuto di dare seguito e voce ai negazionisti ed ai complottisti ovvero ai falsi ambientalisti . Da qui, il ritardo di anni. Sono seguiti interventi da parte di diversi tecnici agronomi ed imprenditori agricoli presenti in sala, i quali hanno posto delle questioni tecniche alle quali il generale Silletti ha risposto puntualmente, dando consigli ed indicazioni per far sì che il patogeno non si diffonda ulteriormente, ma non dando molte speranze, considerato che il territorio del versante orientale della Provincia di Taranto è già zona infetta.
Grande soddisfazione viene espressa dal Sindaco Dario Iaia. “Abbiamo fortemente voluto questa iniziativa in quanto la politica deve sempre confrontarsi con i territori ed affrontare i problemi reali della gente. Non si può non prestare attenzione al grido di aiuto di tanti agricoltori ed imprese che soffrono da anni a causa della xylella e prendere atto della incapacità di questo governo regionale incapace di dare risposte concrete."
Il coordinatore regionale di FdI Erio Congedo è ancora più chiaro “Se le zone di contenimento non hanno funzionato, lo si deve al presidente Emiliano ed ai suoi accoliti, i quali invece di dare forza alla tecnica ed alla scienza, hanno ritenuto, per calcoli squisitamente politico-elettorali, di seguire i falsi ambientalisti ed i negazionisti della xylella ed il risultato è sotto gli occhi di tutti. Questa mattina abbiamo ascoltato con attenzione il generale Silletti che ha vissuto sulla propria viva pelle questo atteggiamento regionale. Il fatto grave è sto dalla constatazione che questa incapacità amministrativa e politica non ha riguardato solo l’agricoltura, ma anche l’ambiente, l’industria, la sanità e tanti altri ambiti del governo regionale . Oggi, nelle zone infette, credo che ci sia poco da fare, ma abbiamo il dovere, anche in queste zone di essere presenti e di dare risposte agli operatori ed ai cittadini . Non dimenticando, soprattutto, che esistono ancora zone di contenimento e zone non intaccate che devono essere tutelate e noi lì dobbiamo attivarci ancora di più per cercare di bloccare in ogni modo questo terribile batterio . Ringraziamo il Sindaco di Sava Dario Iaia per avere voluto organizzare questo incontro, accompagnandoci anche nelle bellissime campagne savesi, dove abbiamo potuto osservare questi magnifici ulivi centenari ospitanti la Xylella . Pensare che anche questa parte del Tarantino possa essere colpita cosi come è avvenuto da noi nel Salento non può che farci restare basiti. Ma la politica e la scienza non possono fermarsi a prendere atto di una situazione. Devono trovare delle soluzioni ed in questo senso tutti insieme dobbiamo lavorare".
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