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MANDURIA - Il pregiudicato manduriano Alessandro D’Amicis è tornato in libertà. Condannato ad otto anni con il rito abbreviato nel processo nato dall’inchiesta antimafia «Giano», il trentaseienne ha riconquistato la libertà con un’istanza presentata alla Corte d’appello del tribunale di Lecce dai suoi avvocato Franz Pesare e Armando Pasanisi che per il loro assistito hanno chiesto ed ottenuto la cessazione delle esigenze cautelari. D’Amicis fu arrestato a febbraio del 2012 nell’operazione della polizia di Manduria e dell’antimafia di Lecce a carico di 18 persone – 15 in carcere e 3 ai domiciliari – accusate a vario titolo di associazione mafiosa, estorsioni, rapine, tentato omicidio e spaccio di droga e di far parte del clan Stranieri (quest’ultimo che sconta ancora il regime di isolamento del 41bis per vecchi reati, è stato poi scagionato da quest’accusa).
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