Sabato scorso un medico in servizio presso l’unità operativa di Medicina Interna dell’Ospedale “SS. Annunziata” di Taranto è stato aggredito da un familiare di una anziana, deceduta mentre era ricoverata nel nosocomio tarantino. Alla notizia della morte della donna, ricoverata già in condizioni gravi date le patologie presenti e l’età avanzata, il familiare ha inveito contro il professionista e lo ha poi colpito con violenza, causandogli un trauma cranico.
Il medico è stato soccorso dal personale presente e ha ricevuto le cure del Pronto Soccorso e sette giorni di prognosi. L’aggressore è stato allontanato dal personale di sicurezza e quindi denunciato poiché, come previsto dalla legge, l’episodio di violenza è stato comunicato alle forze di Polizia e la Procura ha proceduto d’ufficio.
Il direttore generale della Asl Taranto Gregorio Colacicco e il presidente dell’Ordine dei Medici di Taranto Cosimo Nume esprimono solidarietà e vicinanza al medico aggredito e condannano fermamente la violenza. “È inconcepibile che medici e infermieri debbano essere oggetto di aggressioni violente – ha affermato il DG Colacicco – e non esistono scusanti per questi atti. Al medico coinvolto va la mia vicinanza e la garanzia che avrà tutto il sostegno necessario, mentre intendo rassicurare tutti gli operatori e le operatrici sanitarie in servizio che l’azienda è presente e intendiamo lavorare su più livelli per limitare questo fenomeno preoccupante, a garanzia della dignità dei lavoratori e della loro salute”.
All’interno della Asl Taranto, infatti, è stato istituito il Gruppo di lavoro per la prevenzione degli atti di violenza a danno degli operatori sanitari: composto da personale sanitario e professionisti specializzati e formati sul tema, ha l’obiettivo di individuare e mettere a punto le misure necessarie per garantire la prevenzione di atti di violenza, fisica e verbale, verso gli operatori sanitari. Alla luce delle linee di indirizzo recentemente approvate dalla Regione Puglia (con deliberazione della Giunta Regionale n. 1059 del 31 luglio 2024), Asl Taranto è impegnata nell’individuazione e nella realizzazione delle azioni e attività necessarie per minimizzare i rischi, creare un clima favorevole all’interno e all’esterno, limitando quei fattori che concorrono all’aumento del rischio di aggressioni, sensibilizzare la popolazione per garantire agli operatori di lavorare in serenità e sicurezza.
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2 commenti
Marco
sab 31 agosto 2024 08:05 rispondi a MarcoBisogna usare il MANGANELLO, per non dire il Teaser. Sarà la solita gentaglia che crea problemi dapertutto, allo stadio , al mare, in ospedale, a scuola, in strada, al bar... Due manganellate alle ⚽⚽
R&R
gio 29 agosto 2024 10:03 rispondi a R&RLo sappiamo che state vicino ai medici,anzi vicinissimi...