
Sono diversi i dispositivi di sicurezza con cui, oggi, è possibile proteggere la propria casa o esercizio commerciale. A dispetto del progresso tecnologico a cui anche evergreen assoluti come le porte sono stati soggetti, però, è sempre possibile che si presentino dei malfunzionamenti. Non solo i dispositivi di sicurezza elettronici, quindi, anche le porte, sebbene siano a funzionamento completamente meccaniche, possono riscontrare delle vicissitudini o dei difetti, soprattutto dopo qualche tempo che le si utilizza.
Tra gli imprevisti più tediosi che possono capitare alle proprie porte c’è, sicuramente, il blocco delle serrature. Sebbene sia più comune di quanto si pensi, una porta bloccata è sempre una bella gatta da pelare e, non sempre, è qualcosa di risolvibile in maniera del tutto autonoma. I malfunzionamenti delle serrature, del resto, possono essere di varia natura, differendo sia per tipologia di sistema che per età della stessa.
Comunque sia, resta il fatto che sia una serratura vecchia che, allo stesso modo, una di ultima generazione, può incorrere in problematiche del genere. Nei casi più tediosi, occorre sempre rivolgersi ad un professionista. Sebbene in diverse occasioni, infatti, un po’ di lubrificazione può essere sufficiente, talvolta l’intervento di un esperto è, semplicemente, necessario. Fortunatamente, sul territorio italiano ne agiscono di diversi e, grazie all’avvento delle piattaforme online dedicate, trovare, anche d’urgenza, un fabbro Firenze così come in qualsiasi altra città d’Italia sarà più facile di quel che si possa credere. Scopriamo, comunque, alcune delle pratiche di risoluzione quando si ha una porta bloccata.
Aprire una porta bloccata: le dinamiche più comuni
Una delle problematiche che tende a far bloccare le serrature e che può essere tranquillamente risolvibile in economia si palesa quando i fori delle chiavi moderne introducono sporcizia all’interno della serratura, causandone un’otturazione progressiva. Può capitare, dunque, dopo qualche tempo, che la chiave faccia fatica ad immettersi, rendendo difficile l’apertura della porta. In questi casi, si provvede lubrificando la serratura con un prodotto specifico, reperibile in qualsiasi ferramenta: il WD40.
Di solito, basta spruzzarne una quantità minima all’interno della serratura e sulla chiave, per poi far tornare il meccanismo al suo funzionamento originale. Per ovviare al problema, inoltre, è possibile sfregare la punta di una matita sulla chiave. La grafite, infatti, è un materiale lubrificante abbastanza efficace, sebbene sul mercato esistano prodotti decisamente migliori, poiché concepiti per il suddetto scopo. Se c’è una chiave che occupa la serratura, invece, la soluzione più semplice ed immediata sarà chiedere alla persona in casa di aprire la porta per voi.
Infine, un caso leggermente più estremo, ma risolvibile con un minimo di manualità è quello della porta che necessita di essere regolata. Per verificare se è il caso di eseguire questa specifica forma di manutenzione, non bisogna fare altro che ruotare la chiave nella serratura con la porta aperta. Se la chiave non sforza, significherà che i perni toccano sul telaio in chiusura e che bisognerà registrare la porta blindata. Se sforza anche la porta, invece, la serratura dovrà essere, a sua volta, verificata, richiedendo l’ausilio di un fabbro.
Quando l’intervento di un fabbro è necessario
Quelle che elencheremo di seguito non sono le uniche situazioni in cui rivolgersi ad un professionista si rivela la cosa migliore. Ciò nonostante, appare chiaro, specie in queste dinamiche, quanto l’intervento di un esperto possa essere efficace. Quando la chiave si spezza all’interno del cilindro, ad esempio, occorrerà estrarla con delicatezza, servendosi, magari, di un ferro ad uncinetto. Un’altra circostanza particolarmente insidiosa giunge quando il cilindro è danneggiato, magari a seguito di una forzatura o quando è troppo vecchio. In questi casi, il tecnico andrà a forarlo, in modo da aprire la porta con agevolezza.
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