
C’è la volontà della società che detiene i diritti delle 66 palazzine occupate del complesso «Padre Pio» di regolarizzare la posizione degli occupanti abusivi. A dichiararlo sono gli avvocati delle società, poi dichiarata fallita, che ha presentato un esposto alla Procura di Taranto facendo aprire così’ l’inchiesta conclusa con 92 imputati che negli anni (dal 1997 in poi) si sono impossessati degli alloggi a schiera.
I legali Bernadette Cacciapaglia e Alessandro Passero, quindi, farebbero ben sperare in una soluzione non traumatica per gli abitanti che potrebbero, con un accordo da definire, legittimare la proprietà del bene acquistandolo dalla proprietà che a questo punto avrebbe tutto l’interesse di monetizzare un investimento finito male.
Gli stessi avvocati, inoltre, precisano che nell’udienza di venerdì, la costituzione di parte civile del procedimento penale in corso, è stato solo differito per la mancanza di notifica a cinque degli imputati. I legali Cacciapaglia e Passero, inoltre, tengono a precisare che ad intentare la causa non è stato il curatore fallimentare ma la società da loro assistita risultata beneficiaria delle palazzine in questione.
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