
E’ di Manduria il 23enne arrestato sabato sera a Sava con l’accusa di aver tentato prima e rapinato poi un secondo esercizio commerciale nel comuni confinante con la città messapica. C.V., queste le sue iniziali, prima era stato messo in fuga dalla vittima che aveva tentato di rapinare. Poi il colpo gli è riuscito in una tabaccheria, ma appena fuori si è imbattuto nei carabinieri che lo hanno inseguito e bloccato. Peggio non poteva andare per un manduriano di 23 anni arrestato in flagranza di reato dai militari dell’Arma della stazione di Sava che hanno recuperato il bottino consegnandolo al legittimo proprietario. E’ successo nella tarda serata di sabato a Sava. Durante l’attività di controllo che il comando provinciale dei carabinieri di Taranto dispone su tutto il territorio soprattutto nei fine settimana, una pattuglia della stazione al comando del luogotenente Giuseppe Simone Coniglione, ha intercettato il giovane che usciva di corsa dalla tabaccheria e che alla vista delle forze dell’ordine si è dato alla fuga. Inseguito dai militari, il sospettato è stato raggiunto e bloccato subito dopo. Durante l’inseguimento i carabinieri avevano notato che il giovane si era liberato di qualcosa gettandola per strada. Recuperati, erano i soldi frutto della rapina compiuta poco dopo ai danni del tabaccaio che ha potuto così riavere il maltolto pari a 225 euro. Perquisito sul posto, il giovane è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico che è stato sequestrato oltre ad un passamontagna. Portato in caserma per le generalità e le procedure di rito, si è poi scoperto che poco prima il manduriano aveva tentato una precedente rapina in un’altra attività commerciale non distante dal tabacchino preso in seguito di mira. Rapina andata male per la reazione del titolare che ha urlato e dato l’allarme mettendo in fuga il rapinatore.
Informato di tutto, il pubblico ministero di turno alla Procura della Repubblica di Taranto, Raffaele Graziano, ha disposto la misura precautelare della detenzione carceraria per flagranza di reato con il trasferimento del ventitreenne nella casa circondariale di Taranto. Questa mattina alle 10, nella sala magistrati del penitenziario tarantino, l’indagato che ha scelto di farsi difendere dall’avvocato Lorenzo Bullo, sarà interrogato dal giudice delle indagini preliminari, Elio Cicinelli, per l’eventuale convalida precautelare. I reati contestati sono rapina e tentata rapina. L’indagato che è già noto alle forze dell’ordine, può scegliere di non rispondere avvalendosi della facoltà che gli riconosce la legge.
Il pronto intervento dei carabinieri con la buona riuscita dell’operazione che ha permesso di recuperare i 225 euro sottratti al commerciante rapinato, è stato molto apprezzato dalla comunità savese. A farsi carico dei ringraziamenti rivolti alle forze dell’ordine è stato ieri il sindaco di Sava, Gaetano Picchierri, protagonista di un commento di apprezzamento pubblicato sulla sua pagina Facebook personale. «Il frutto della presenza delle forze dell’ordine sul nostro territorio è evidente», si legge. «In questa occasione – prosegue il primo cittadino -, desidero esprimere un sentito ringraziamento ai carabinieri della stazione di Sava, egregiamente comandati dal luogotenente Giuseppe Simone Coniglione, per il tempestivo intervento durante una rapina, che ha portato all’arresto dell’autore».
Nazareno Dinoi su Quotidiano di Puglia
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2 commenti
Giuse Dinoi
mar 1 aprile 16:39 rispondi a Giuse DinoiC'è da dire anche che il governo o lo stato, o chi per esso, dovrebbe dare più potere alle forze dell'ordine invece di mettere restrizioni o addirittura accusarle di abuso di potere. Inoltre, dovrebbero essere previste pene più severe per questi delinquenti, invece di rilasciarli dopo due giorni.
Massimo
mar 1 aprile 07:27 rispondi a MassimoChiedo il motivo che non mettono nome e cognome quale sarebbe,non credo per privacy dato che ha violato lui la privacy degli altri.