
TARANTO — «Se fossi un carabiniere o poliziotto, sapendo queste cose, i sospetti li avrei … visto che lui (Michele Misseri, nda) stava sotto il garage a quell'ora, alle due e mezza, possono pensare pure che se l'è tirata dentro la cantina (Sarah Scazzi, nda)».
Era il 3 ottobre del 2010 quando per la prima volta il garage- cantina viene indicato come luogo del delitto. A farlo, quando nessuno ancora sospettava tanto e dimostrando un'inspiegabile preveggenza, fu proprio Cosima Serrano, moglie di Michele, parlando con le figlie Sabrina e Valentina. Il colloquio tra le tre donne, intercettato da una cimice montata nella Opel Astra di Cosima, è trascritto nei brogliacci che fanno parte dei faldoni dell'inchiesta. Si parla del telefonino che Misseri ha fatto trovare cinque giorni prima nell'uliveto. Valentina dice che il padre «non è intelligente…. se lo fosse stato allora tutto si era macchinato». La moglie cerca di difenderlo. «Non sto dicendo proprio che non è intelligente», dice Cosima. «Se era intelligente, non avrebbe toccato il telefonino», commenta la ragazza.
Poi le tre parlano di una scheda sim che Michele avrebbe trovato e di un poliziotto. «Però un poliziotto che sa della sim, della carta, del telefonino, se fanno… ohi mamma, mamma», dice preoccupata Cosima. Poi Valentina che chiude il discorso: «Vabbè… di questa sim non ne deve uscire proprio». Altre intercettazioni ambientali come questa sono state oggetto di discussione nell'udienza del tribunale del riesame dell'altro ieri i cui giudici si dovevano esprimere sulla richiesta di scarcerazione presentata dai legali di Sabrina e Cosima. Una decisione, questa, che si attende di ora in ora. Ad insistere sulle presunte verità contenute nelle numerose intercettazioni è stato il pm Mariano Buccoliero che ha rispolverato vecchie trascrizioni focalizzandone alcune di particolare interesse probatorio. Tra queste, quella del colloquio in carcere tra Misseri e la nipote Daniela Greco.
«Abbiamo fatto i furbacchioni a non chiamare il 118 o i carabinieri e i furbacchioni vanno sempre fiacchi», si sfogava il contadino con la nipote che l'8 novembre lo andava a trovare in carcere. Singolare un'altra registrata nella sala colloqui del penitenziario di Taranto tra Michele, sua moglie Cosima e la figlia Valentina. È il 27 dicembre del 2010, le due donne si fanno raccontare gli attimi in cui Michele porta via il cadavere di Sarah dal garage. La moglie vuole sapere dove ha poggiato il corpo della nipote. «Sul terriccio, se vedono non trovano niente, poi l'abbiamo pulito». La moglie non è d'accordo. «E no, possono fare le analisi». Il marito insiste e rassicura: «Che se abbiamo pulito, pure…». Da un altro colloquio tra i tre Misseri svolto il 7 febbraio scorso, la pubblica accusa tira fuori un'altra incongruenza. Le due donne incalzano l'uomo, vogliono conoscere anche i particolari macabri dell'occultamento. Qui Michele Misseri parla di una rigidità del corpo della bambina uccisa: «Le braccia quasi non si chiudevano più», dice il contadino aggiungendo altre specifiche. Considerando i tempi brevi intercorsi tra la morte e la sepoltura, il pm non si spiega come mai l'uomo descriva una rigidità cadaverica che dovrebbe presentarsi dopo diverse ore.
L'attenzione ora è rivolta al riesame che dovrà emettere l'ultima ordinanza sul caso Scazzi prima del processo. Da questa decisione dipenderà il futuro da imputate delle due donne accusate di omicidio volontario. Si saprà se potranno affrontare il dibattimento da persone libere o da recluse.
Nazareno Dinoi sul Corriere del Mezzogiorno
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20 commenti
Salvo
ven 25 novembre 2011 08:15 rispondi a SalvoIl punto non trovare le prove dell'innocenza di Sabrina. E' l'Accusa che deve provarne la colpevolezza al di l di ogni ragionevole dubbio. Intanto la musica ha gi cominciato a cambiare, da quando Coppi per es. ha potuto escutere psicologa e psichiatra del carcere. Il resto avverr al dibattimento.
maria,g
ven 25 novembre 2011 08:13 rispondi a maria,gLe braccia quasi non si chiudevano pi, dice il contadino aggiungendo altre specifiche. Considerando i tempi brevi intercorsi tra la morte e la sepoltura, il pm non si spiega come mai luomo descriva una rigidit cadaverica che dovrebbe presentarsi dopo diverse ore. .............................................................Ci sono tante cose che non si spiegono. Se ricordo bene un anno fa`sono stati proprio gli inquirenti cronometro in mano a dire che era impossibbile che il Misseri avesse soppresso il corpo della piccola in un lasso di tempo cosi`breve (credo 45 minuti). Ah dimenticavo che per fare prima il Michele ha chiamato rinforzi il fratello e il nipote questiultimi non avendo niente da fare sono andati in contrada mosca a risolvere un "problemino". Come e`possibbile che si continua a credere alle storielle che il Misseri racconta. La rigidita`di un cadavere avviene dopo molte ore sopratutto d`estate. Forse la piccola e`s
maria,g
ven 25 novembre 2011 08:13 rispondi a maria,gtata legata in vita (segni sui polsi) ed e`stata uccisa in un altro posto e in un altro momento o giorno(stomaco vuoto) La prima perizia del medico legale sul corpo di Elisa Claps non aveva trovato il DNA di Restivo. Una volta il Generale Garofolo aveva detto che il "corpo di Sarah nasconde la verita`" Perche`non rifare un`altra perizia? La prima forse e`stata un po`superficiale, c`era gia`il reo confesso, era inutile cercare qualcosa quando i dettagli sono stati forniti dal protagonista "mostro". Per i non informati. Anche Sollecito si e`fatto intervistare a Quarto Grado senza la presenza di ospiti , ma lui e`normale non e`birichino. Perdonaci SARAH, spero nella GIUSTIZIA per TE, soltanto per TE.
daniela
ven 25 novembre 2011 06:23 rispondi a danielai sostenitori di sabrina,con molta spocchia,sono certi della sua innocenza,ma questa loro certezza non corredata da un minimo ragionamento logico,da una risposta al perch ritengano sabrina innocente.... innocente e basta.....sono gli inquirenti ad essere messi alla gogna....come osano inquisire una poverina,accusata dal padre in preda a delirio e istigato ,non si sa per quale motivo,dall'avvocato e dalla consulente...!!!!
Tony
ven 25 novembre 2011 04:07 rispondi a TonyMi sono reso conto solo ora di aver scritto una grande castroneria. In realt, i tre avvocati non sono stati assolti, sono stati addirittura "prosciolti" e questo significa che tutte le accuse mosse nei loro confronti dal duo B&A erano pura fantasia, un tentativo maldestro di azzoppare le difese... che poi siano riusciti, comunque, a far fuori "quegli" avvocati un altro discorso e non so quanto sia stato conveniente.
P. Sanchez
ven 25 novembre 2011 12:43 rispondi a P. SanchezMa come si fa ad avere ancora il coraggio di difendere l'indifendibile! Le intercettazioni sono tutte agli atti, quindi, se ci sono anche quelle con Galoppa e Bruzzone sono li! Intanto, cosa facciamo, mettiamo la testa sotto la sabbia, facciamo finta che non abbiamo visto e sentito nulla relativamente a quelle emerse? Negare l'evidenza sintomo di una patologia che va curata! Il problema che di menti pensanti sui vari forum se ne vedono poche. Scarseggiano persone con pi di un solo neurone. Allora, cosa fanno i mononeuronici, cercano di trovare comunque e sempre una spiegazione alle tesi sostenute e mantenute nel tempo, farneticano e si aggrovigliano con i loro stessi ragionamenti. Sono come gli indagati, negano, negano, negano sempre! Se non negano dicono di non capire, di non ricordare, che i loro pensieri sono stati travisati, interpretati male, tradotti male. Secondo i mononeuronici sarebbe tutto un complotto ordito dai pm ta
P. Sanchez
ven 25 novembre 2011 12:43 rispondi a P. Sanchezrantini che c' l'hanno con Sabrina, forse sta loro antipatica per essere apparsa in televisione e loro no, con la madre, invisiosi del fatto che ha una villetta costruita con anni di sacrifici mentre loro abitano in tuguri in affitto. Galoppa e Bruzzone avrebbero dato loro una mano, il primo suggerendo al contadino "furbacchione" la linea falsa da seguire e l'altra avrebbe fatto anche una dimostrazione pratica sdraiandosi per terra in modo che il contadino potesse capire come raccontare la falsa. Intanto, dobbiamo sorbirci le performance stucchevoli del contadino "furbacchione" nello studio di una trasmissione televisiva che si presta volentieri alla calunnia e alla diffamazione aggravata e reiterata, una persona che con le sue mani sporche e luride ha se non altro gettato in un pozzo sua nipote! Si guardano bene per questi signori della televisione a mettere in contraddittorio il contadino "furbacchione" con gli altri ospiti, non si
P. Sanchez
ven 25 novembre 2011 12:43 rispondi a P. Sanchezmai che gli fanno una domanda che non compresa nel copione! Come nell'udienza preliminare il contadino "furbacchione" fa dichiarazioni spontanee (la prima volta) e non si fa interrogare. Ma al processo la musica sar diversa, dovranno prepararlo a dovere, perch i pm, quegli stessi pm che ce l'hanno con Sabrina perch antipatica e con Cosima perch invidiosi, non gli faranno le domande che abitualmente si sente fare dal duo CC. Studia contadino, studia, perch si prevedono momenti bui, per te e per gli altri indagati, dal 10 gennaio prossimo!
Salvo
ven 25 novembre 2011 07:04 rispondi a SalvoQuando Michele dice: "Abbiamo pulito" potrebbe semplicemente riferirsi alle normali pulizie che si fanno in casa e zone attigue.
Tony
gio 24 novembre 2011 11:10 rispondi a TonyPaolo I suoi conti non tornano. Gli avvocati, tranne uno che ha chiesto di essere processato con rito ordinario per una sola accusa, sono stati tutti assolti perch il fatto non sussiste. Ha perfettamente ragione; Non si era mai visto e non si visto nemmeno ora. Quelle accuse agli avvocati avevano un solo scopo: la negare il diritto alla difesa. Nello Zimbabwe succede esattamente questo, ed il machete, come vorrebbe lei, lo si usa senza processo!
Michele
gio 24 novembre 2011 08:58 rispondi a MicheleIl discorso di Cosima logico e lineare. Si preoccupava del marito perch non sospettava minimamente che fosse lui il colpevole. Sarebbe ora che la Procura tirasse fuori tutte e la intercettazioni comprese quelle con Galoppa e la Bruzzone.
Maria Antonietta a
gio 24 novembre 2011 07:56 rispondi a Maria Antonietta aqueste " persone " il processo devono affrontarlo stando chiuse in galera e con una maschera sul viso.Troppe volte siamo state costrette a vederle e ancora subiamo questa violenza.Basta a questo scempio,a questa telenovella x comari.Sia fatto il processo subito e sia resa Giustizia a questa povera bambina.
Paolo
gio 24 novembre 2011 07:24 rispondi a PaoloEcco s, facciamo un po' di conti: si era mai visto in un processo un avvocato portasse un imputato ad autoaccusarsi? Che un altro avvocato intimidisse un testimone e distruggesse degli atti perch sfavorevoli alla sua cliente? e che una figlia spingesse il padre ad abbandonare l'avvocato che lo tutelava per mandargli l'amico suo avvocato, che lui gli far dire la verit? E che un altro avvocato vada ripetendo in televisione che il suo cliente deve dire tutto quello che vuole, e che se calunnia altri fa perch esercita il suo diritto alla difesa e che poi, insomma, se si caricher di altre imputazioni causa questo suo diffamare a destra e a manca, organizzer la difesa legale pure per quelo? Che ne pensa, l'ordine degli avvocati? E l'unione Camere penali, che si era tanto inorridita, condivide questo pensiero. Nello zimbawe, una famiglia di quel genere, sarebbe stata presa con il machete, altro che impaccarla di euro a suon di interviste mon
Paolo
gio 24 novembre 2011 07:24 rispondi a Paoloodirezionali.
daniela
gio 24 novembre 2011 06:26 rispondi a danielacroci no,forse qualcuno non si reso conto che croci,da diverso tempo,si completamente defilato!nei confronti dei magistrati,alcuni mostrano un profondo rancore,come se fossero loro gli indagati e non i misseri....e pretendono di saperne di pi di chi indaga!
Tony
gio 24 novembre 2011 04:31 rispondi a TonyFacciamo un po' di conto! Sono stati quattro gli avvocati difensori indagati a vario titolo dal duo Buccoliero Argentino, due avvocati della difesa di Sabrina Misseri, un avvocato che non c'entrava nulla, e un avvocato difensore di Michele Misseri. Il gup, assolvendo tre dei quattro, gliel'ha mandata a dire ad Argentino e Buccoliero! Per il quarto sar la stessa cosa! Dopo di questi, stata indagata la psicologa del carcere ed anche qui il risultato sar scontato. Chi manca? Ah, si! All'appello mancano, ora, i giornalisti! Cavo, Corbi e che ne dite? Ci mettiamo pure Croci? Mass via, anche Croci. Alla fine resteranno solo i "bravi" cio quegli uomini che nei Promessi Sposi rispondevano solo a...Don Rodrigo. Ed in giro ne vedo molti... Consiglierei, a voi tutti, un viaggetto nel passato molto molto remoto o, per restare pi vicini, una gita nello Zimbabwe!
Paolo
gio 24 novembre 2011 03:33 rispondi a PaoloLa grande vergogna di questo caso che certe giornaliste ben conoscono questi fatti e nonostante ci sono supporter sperticate delle donne Misseri. Una vergogna della quale l'Ordine dei giornalisti fa finta di non sapere nulla? Perch non ci sono provvedimenti?
daniela
gio 24 novembre 2011 03:02 rispondi a danieladietro all'orco ammaestrato c' un pool efficientissimo(avvocati giornaliste esperti vari...)che hanno messo in atto una strategia difensiva a favore di sabrina e cosima.... lampante!misseri manovrato a rilasciare certe dichiarazioni,infatti accetta solo interviste pre confezionate e non accetta dibattiti....!!!!
serena
gio 24 novembre 2011 12:26 rispondi a serenaHo letto un articolo su internet,,VA IN ONDA L'ORCO AMMAESTRATO portarlo a MATRIX a ripetere cose ormai trite e ritrite per il misseri non voleva domande caso mai si dimenticava la parte dopo STASI PAROLISI ci mancava MISSERI, una mancanza di rispetto per le vittime, ospitare presunti assassini,senza contraddittorio solo per ascoltare i LORO DIRITTI ALLA DIFESA e poi dicono che in Italia non c garantismo..certamente le giornaliste che lo hanno indottrinato si dovrebbero vergognare, mi chiedo se fosse morto un loro figlio per mani dei misseri che cosa farebbero.
natalia o.
gio 24 novembre 2011 09:35 rispondi a natalia o.Ora la famiglia Misseri cerca di arrampicarsi sugli specchi per giustificare cio' che emerge dalle intercettazioni. E allora il contadino insinua che la nipote Daniela e' una spia mandata da Galoppa per farlo parlare. Poi spiega che gli inquirenti non comprendono il dialetto. Insiste sulla sua ignoranza e sulla sua confusione tra plurale e singolare. Coinvolge, calunniando, nelle sue nefandezze Galoppa e Bruzzone, con la disperazione di chi tanto ormai non ha piu' nulla da perdere. E tutto quello a cui non trova una giustificazione diventa "non ricordo, in quel periodo stavo male" oppure "non ero io, prendevo gli psicofarmaci". Insomma esce e entra dall'obnubilamento da psicofarmaci, come la moglie entra e esce dal dormiveglia, solo per ricordare quello che gli e' utile. E rende se stesso e la sua famiglia sempre meno credibili.