Le foto

MANDURIA - Continua, indisturbata, nelle marine di Manduria, la raccolta illegale di oloturie, o cetrioli di mare. Ieri mattina il solito furgone refrigerato bianco ha fatto il suo carico di «pizze marine» avvicinandosi impunemente sino al mare attraverso la scogliera di Torre Borraco. Ad attenderlo c’erano quattro o cinque persone, sicuramente gli stessi pescatori, con una ventina di tinelli di plastica pieni zeppi di cetrioli vivi appena pescati e immersi nell’acqua. Insospettiti dall’insolito movimento, alcuni cittadini hanno chiamato i carabinieri di Manduria che sono intervenuti sul posto. Non si conosce l’esito del controllo fatto dai militari. Dal dialetto parlato dai pescatori, questo almeno ci ha riferito un nostro lettore che è riuscito a parlare con loro, i presunti trafficanti sarebbero del barese.
Circa dieci giorni fa c’era stata segnalata la stessa razzia di quintali e quintali di esemplari della specie marina che dal 2009 è protetta da un regolamento della Comunità Europea (N. 407/2009). Anche in quel caso la scena descritta e immortalata da una foto inviata al giornale e da noi pubblicata, era la stessa di ieri: una decina di tinelli sulla scogliera pieni di cetrioli caricati poi sul furgone refrigerato di colore bianco. A luglio del 2015 uomini della Guardia costiera di Bari hanno sequestrato 15 tonnellate di oloturie, immersi in vasconi d’acqua che viaggiavano su un automezzo bianco termo refrigerato fermato sul litorale a sud di Bari.
Quella quantità di merce destinata al mercato orientale dove i cetrioli marini sono una prelibatezza, avrebbe fruttato, al dettaglio, incassi per circa 6milioni e mezzo di euro. Le pizze marine, infatti, una volta lavorate, hanno un costo finale che può arrivare sino a 450 euro il chilo.
E finalmente, nell’indifferenza totale, l’amministrazione comunale di Manduria ha deciso di muoversi per impedire la devastazione dei fondali (le oloturie sono considerate indispensabili per il mantenimento dell’equilibrio bio marino). A farsene carico è l’assessore alla Sanità, Lorenzo Bullo che a breve porterà una sua proposta da fare approvare dalla giunta Massafra. L’avvocato Bullo sta valutando la possibilità di emettere un’ordinanza sindacale che vieti, per alcuni mesi dell’anno, la pesca di echinodermi (così è chiamata la specie a cui appartengono le oloturie) e, contemporaneamente, chiedere alla Regione Puglia, attraverso una deliberazione di consiglio comunale, una legge ad hoc. Bullo, infine, proporrà la creazione di un tavolo tra politica e forze dell’ordine per garantire un maggiore controllo lungo la costa. Nel frattempo la tratta Manduria – Bari continuerà con il suo traffico di carichi milionari.
Nazareno Dinoi
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