
Si è tenuta ieri nella sala consiliare del comune di Manduria l’assemblea costituente il secondo Comitato civico contro l’ampliamento dell’ discarica presieduto dal sindaco Gregorio Pecoraro.
«I partecipanti - scrive il primo cittadino sulla sua pagina Facebook -, tutti uniti, sindaci, amministratori, consiglieri comunali, rappresentanti di partiti politici, movimenti, associazioni ambientaliste, comitati locali, associazioni di ogni genere, singoli cittadini hanno espresso con forza il loro fermo "no" al secondo sopralzo della discarica Manduriambiente, annunciando che manifesteranno il loro dissenso in ogni sede opportuna».
Nell’incontro di ieri si è delineata comunque la separazione tra i due comitati. (Il primo, denominato “No sopralzo discarica” è quello composto dai partiti e movimenti di opposizione a questa maggioranza).
«Le vostre proposte sono già superate», ha detto Pecoraro liquidando l’altro gruppo. Nella seduta di ieri, il messaggio è stato inequivocabile: l’unico che conta è quello promosso dal comune. L’altro, che avevano già iniziato con incontri spontanei e raccolte firme, è stato messo da parte.
«Non deve esserci sovrapposizione», ha ribadito Pecoraro in sala consiliare lasciando intendere che la battaglia contro il sopralzo deve essere guidata esclusivamente dal comune come ente istituzionale. Per il sindaco, l’unico percorso valido è quello tracciato dall’amministrazione perché «è la casa di tutti» e ha già avviato un ricorso al Tar.
Il primo comitato, insomma, è stato tagliato fuori con la promessa di “unità” solo in vista del sopralluogo che i componenti della della commissione ambiente della Regione Puglia faranno alla discarica. Ma il messaggio politico è chiaro: uniti sì, ma sotto il vessillo del comune.
Demos e Fratelli d’Italia, presenti all’incontro con i consiglieri Gregorio Perrucci e Silvia Mandurino, si sono limitati a un generico appoggio in linea di principio al comitato istituzionale. A firmare senza indugio il comitato di Pecoraro sono stati: il Partito democratico di Manduria e Sava, il M5s, la Sinistra Italiana provinciale, Europa Verde, Legambiente, Anpi, i gruppi Scout Agesci, il consigliere di Italia Viva, Lorenzo Bullo, Aipa, Manduria in Movimento, il comitato di quartiere Zona Barci, il Comitato Uggiano di Uggiano Montefusco, il comitato dell’ex discarica Vergine di Lizzano, i comuni di Torricella, San Marzano e Sava.
Il portavoce del primo comitato cittadino, Gregorio Sergi, messo ai margini, presente lì per consegnare al sindaco una serie di proposte condivise dal gruppo ma ignorate dal primo cittadino (senza nemmeno sentire il parere dei presenti), ha dichiarato che loro si riuniranno per decidere come proseguire. «Prendiamo atto di ciò che è stato detto», ha affermato Sergi, lasciando aperta la possibilità di un’azione autonoma.
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4 commenti
Fernando Maria Maurizio Potenza
gio 10 aprile 10:01 rispondi a Fernando Maria Maurizio PotenzaInvece di chiedere scusa ai cittadini per gli errori fatti in passato proprio nel merito delle discariche, si continua a trincerarsi dietro l'arroganza del potere, tappando la bocca ai cittadini inermi. Questa è la democrazia che regna sovrana in questa Città.
Vincenzo
gio 10 aprile 08:12 rispondi a VincenzoHo letto di contaminazioni politiche tra la maggioranza che governa la Città e le forze che sono addivenute alla decisione di proporre l'ampliamento della discarica. Temo che si voglia parlare a unisono, eliminando le dissonanze.
cittadino
gio 10 aprile 08:05 rispondi a cittadinoEnnesimo tentativo di pulirsi una sporchissima coscienza da parte di chi ha dimostrato tutta la propria incompetenza nell' amministrare la città
cittadino
gio 10 aprile 08:03 rispondi a cittadinoEnnesimo tentativo di pulirsi una sporchissima coscienza da parte di chi ha dimostrato tutta la propria incompetenza nell' amministrare la città