Travagliata ma, per fortuna, andata a buon fine. Questa la riflessione che suggerisce l’articolo della Voce sulla gara per la fornitura delle divise estive ai Vigili Urbani.
Ormai dal 2010 il fornitore ufficiale del vestiario per il corpo della polizia locale è sempre la stessa ditta tarantina che, attraverso affidamenti diretti, gare con procedura negoziata aggiudicate ad altri concorrenti e poi annullate per difformità del materiale (come quella delle scorse settimane), gare espletate una volta con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa e, un’altra volta, con quello del prezzo più basso (senza nessuna motivazione), è riuscita sistematicamente ad imporsi come ditta di fiducia dei nostri Vigili incassando dal Comune di Manduria circa 120.000 euro dal 2010 ad oggi.
Certo, magari in barba ai principi del codice dei contratti e delle indicazioni dell’Anac, autorità anticorruzione secondo cui: “Si applica il principio di rotazione degli affidamenti e degli inviti, con riferimento all’affidamento immediatamente precedente a quello di cui si tratti, nei casi in cui i due affidamenti, quello precedente e quello attuale, abbiano ad oggetto una commessa rientrante nello stesso settore merceologico, ovvero nella stessa categoria di opere, ovvero ancora nello stesso settore di servizi. Il principio di rotazione comporta, di norma, il divieto di invito a procedure dirette all’assegnazione di un appalto, nei confronti del contraente uscente e dell’operatore economico invitato e non affidatario nel precedente affidamento”; principio finalizzato ad evitare: “il consolidarsi di rapporti solo con alcune imprese, favorendo la distribuzione delle opportunità degli operatori economici di essere affidatari di un contratto pubblico”. (Linee guida n.4, approvate con delibera 01/03/2018 n.206).
Ma si tratta di quisquilie, di regole che forse valevano quando il controllo di ciò che accadeva spettava agli amministratori che avevano rapporti con la criminalità organizzata? Oggi, con la commissione straordinaria, l’illegalità è definitivamente fuori dal Palazzo e tutte le imprese hanno pari opportunità!
Mario Rossi
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