
Dopo gli ettari di vigneto di Primitivo e l’imbottigliamento del prezioso nettare Messapico, dopo l’ospitalità alberghiera nelle eleganti suite con piscina e idromassaggio, l’antica Masseria Li Reni della famiglia Vespa (il famoso giornalista), è pronta anche per i matrimoni civili. La società con sede a Roma, la «Futura agricola 2015», amministrata da Vespa Alessandro, figlio del conduttore di «PortaPorta», ha chiesto ed ottenuto dall’amministrazione straordinaria comunale il riconoscimento di una sala della masseria dove si potranno celebrare i matrimoni. La famiglia Vespa ha ceduto per tre anni all’ente (a titolo gratuito), uno spazio all’interno dell’antica masseria del 1500 che diventerà così sede distaccata dell’Ufficio di stato civile del Comune di Manduria. Chi vorrà coronare il suo più bel sogno della vita alla corte dei Vespa, quindi, potrà farlo chiedendo la disponibilità al Comune di Manduria che provvederà a fissare la date delle nozze dietro il pagamento della quota prevista che va dai trecento (dal lunedì al venerdì) ai quattrocento euro (sabato), festivi esclusi.
Che l’imprenditore Vespa voglia solo limitarsi a dare ospitalità al fatidico sì o se piuttosto non voglia mettersi in concorrenza con le altre rinomate residenze dell’ufficio di stato civile della zona (Relais Reggia Domizia, Vinilia Wine Resort, Masseria Potenti) che oltre alla cerimonia nuziale offrono il pacchetto completo con buffet e ricevimento, non è dato al momento sapere.
Qualcosa del genere la si intuisce leggendo l’istruttoria dell’iscrizione nell’elenco regionale degli operatori agrituristici assegnata al figlio del giornalista, Alessandro Vespa appunto.Tra le offerte previste nell’azienda agricola «Futura agricola 2015», c’è«la somministrazione di pasti e bevande per 4 giorni alla settimana - costituiti prevalentemente da prodotti aziendali propri e da prodotti tipici regionali ed anche provenienti da altre regioni - per 60 posti tavola complessivi». È nelle aree esterne circostanti al fabbricato, si organizzeranno degustazioni dei succitati prodotti aziendali, attività ricreative, culturali, sportive e didattiche».
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