«L’insensata gestione della pandemia Covid non ha provocato danni solo erariali: banchi a rotelle, mascherine. Ciò che ha provocato è molto più grave è pesa sul cuore delle famiglie che io rappresento: la morte di migliaia di persone trattate come numeri, sottratti alla vita in nome di un’ottusa incurabilità del virus. Io rappresento queste famiglie devastate da perdite enormi, ed evitabili: mamme, papà, fratelli che si sono visti restituire i loro cari in sacchi neri, nudi, privati di ogni dignità, morti da soli senza un perché». Con voce rotta dall'emozione sentendo il peso della responsabilità, della rabbia e del dolore la tarantina Eleonora Coletta, del Comitato verità e giustizia vittime Covid Moscati di Taranto nonchè vicepresidente del Comitato nazionale di parenti delle vittime è intervenuta per la prima volta davanti alla commissione d'inchiesta parlamentare sulla pandemia da Covid-19.
Lo ha fatto ieri, martedì 8 ottobre, a Roma. Non era da sola nell'aula di Palazzo San Macuto: accato a lei la presidente del Comitato Sabrina Gualini e altri familiari che hanno condisivo le esprienze dramamtiche dei loro cari entrati negli ospedali italiani durante la crisi sanitaria e mai più usciti vivi. Tra questi, anche il marito e il padre di Eleonora, morti a distanza di due giorni nel marzo 2021 al Moscati di Taranto: «Non di Covid, ma per il Covid e per assenza di umanità dei medici», ha ribadito Coletta in una giornata cruciale mentre incrociava lo sguardo dell'uomo che negli anni della pandemia ha emanato dpcm e ordinanze da Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. «È rimasto ammutolito e non ha detto una parola durante il mio intervento. Ha ascoltato in silenzio guardandomi negli occhi con attenzione, come una sfinge», ha confessato l'ex legale dell'Asl di Taranto subito dopo l'audizione.
Le accuse contro la gestione della pandemia sono risuonate potenti tra le mura della Camera dei Deputati e nelle orecchie dei politici, alcuni esponenti del M5s, all'epoca al governo, e del senatore Marco Lisei di Fratelli D'Italia che ha presieduto la commissione: mancate terapie e diagnosi, cartelle cliniche false, errori, lassismo e leggerezza dei sanitari. E sopratutto le storie delle vittime che Eleonora ha raccolto nel suo libro inchiesta Canale Terminale: documenti inediti, testimonianze, cartelle cliniche, consulenze, riscontri oggettivi e racconti di uomini e donne che vogliono verità e giustizia sul perchè della morte dei propri parenti. Durante tutta l'audizione Coletta ha tenuto il suo libro accanto a sè, come fosse una Bibbia: «Mi sentivo confortata dai nostri cari che mi dicevano “vai avanti, perchè noi abbiamo bisogno di quello che c'è stato tolto, la dignità"». ll cammino verso la verità potrebbe però essere lungo. La Commissione d'inchiesta dovrà analizzare i documenti e ascoltare molte altre testimonianze. «Faremo di tutto, non si preoccupi, mi ha detto Lucia Buonguerrieri», ha concluso la donna riferendosi alla poltica membro della commissione parlamentare. «E io voglio credere che sia veramente così».
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3 commenti
Gregorio
mer 9 ottobre 22:03 rispondi a GregorioLa cosa strana di questa pandemia è stata che, su tanti decessi non è stata fatta un’AUTOPSIA , un’autopsia che capire il perché !!!! Boh 🤷♂️
Domenico
ven 11 ottobre 18:58 rispondi a Domenicoma tu su tutto devi parlare? qualche volta rilassati.
Fistetto carlo
mer 9 ottobre 17:49 rispondi a Fistetto carloQuante bugie da parte di entrambe le parti. Certamente, hanno guadagnato non solo le case farmaceutiche, ma anche ristoratori: pensare ancora a tutt’oggi, posano fuori tavolini e quant’altro grazie alla tanto discusso distanziamento. Hanno guadagnato negozi di prima necessità, presi d’assalto da migliaia di cavallette umane.