
Un significativo passo avanti nella tutela dell’ambiente e della qualità della vita: il comune di Sava, in provincia di Taranto, da oggi è ufficialmente servito dalla rete fognaria di Acquedotto Pugliese. I primi due allacciamenti, realizzati presso il Municipio e il Comando della Polizia Locale, segnano l’avvio in esercizio di una rete moderna ed efficiente, collegata al nuovo impianto di depurazione di Sava-Manduria.
Un importante novità che consentirà, progressivamente, l’eliminazione dei pozzi neri, garantendo standard igienico-sanitari più elevati e una gestione sostenibile del servizio idrico integrato.
“La rete fognaria dell’abitato di Sava - sottolinea Lucio Lonoce, componente del consiglio di amministrazione di Acquedotto Pugliese - lunga oltre 50 chilometri, è stata presa in gestione da Aqp ai primi di gennaio, dopo l’entrata in funzione del nuovo impianto di depurazione a servizio di Sava e Manduria. Da metà gennaio, Acquedotto Pugliese è a disposizione di tutti i cittadini di Sava che vogliano richiedere l'allacciamento alla rete fognaria. Ad oggi, sono state censite circa 200 richieste e contrattualizzati 167 allacciamenti. Numeri che testimoniano l’importanza del nuovo servizio offerto ai cittadini e al territorio”.
“La rete fognaria - dichiara il sindaco di Sava, Gaetano Pichierri - è oggi una realtà tangibile per la comunità, a cominciare proprio dall’allaccio effettuato al Palazzo di Città. Un segnale concreto, quest’ultimo, rivolto a tutti i cittadini perché possano allacciare i propri immobili, risolvendo un annoso problema del territorio. Il nostro comune da oggi può contare su un’infrastruttura efficiente, sostenibile e rispettosa dell’ambiente, che risponde alle esigenze della collettività”.
L’intervento si inserisce nel più ampio programma di Acquedotto Pugliese rivolto al potenziamento delle infrastrutture idriche e fognarie per una gestione sempre più puntuale del servizio, in un’ottica di tutela e valorizzazione dell’ambiente. (Nota stampa di Aqp)
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2 commenti
Lorenzo Libertà per la Marina
mar 11 marzo 07:51 rispondi a Lorenzo Libertà per la MarinaSenza gli scapucchioni di Manduria stavate ancora a galleggiare da secoli. Dovete ringraziare i politici ( tutti) che hanno rifilato il " pacco" a San Pietro in Bevagna, con l' aggiunta di qualche imprenditore " straniero" che avrebbe dovuto avere il depuratore a ridosso delle sue campagne. Tuttavia rimane la " pecca" dei politici Savesi non sono stati capaci di farsi il loro e dovuto depuratore. Insomma diventano tutti tutori dell' ambiente con il " sedere degli altri 👋👋👋Opinioni
Gregorio
mar 11 marzo 15:15 rispondi a GregorioTi do pienamente ragione, i Savesi si dovevano fare il loro depuratore a TRUDDU DI MARE , nella loro area, nella loro località balneare, invece di scaricare la loro 💩a distanza di chilometri ( 15 circa) . La spazzatura 🗑️ IDEM