
Il panorama italiano è costellato da un'immensa risorsa energetica, silenziosa e per lungo tempo ignorata: le grandi superfici. Tetti di capannoni industriali, coperture di centri commerciali, lastrici solari di complessi logistici e terreni marginali rappresentano un potenziale di generazione di energia pulita di decine di gigawatt. In un'epoca segnata dalla volatilità dei costi energetici e da una spinta decisa verso la sostenibilità, trasformare questi spazi da un costo passivo a un asset attivo non è più un'opzione, ma una necessità strategica per la competitività delle imprese italiane.
La valorizzazione di queste aree attraverso il fotovoltaico è una delle vie maestre per accelerare la transizione energetica del Paese in modo intelligente e a basso impatto paesaggistico. Mentre l'installazione su tetti industriali segue un percorso normativo consolidato, la scelta di utilizzare terreni adiacenti o aree classificate come agricole, anche se non coltivate, introduce variabili più complesse. La corretta interpretazione delle normative fiscali diventa, in questi casi, un passaggio cruciale per valutare la fattibilità e la redditività dell'investimento. La materia può essere articolata, come evidenziato in questo articolo di Sunpark.it, che approfondisce proprio gli aspetti tributari per i terreni agricoli destinati al solare.
Il business case: oltre il semplice risparmio in bolletta
Per un'impresa, installare un grande impianto fotovoltaico sulla propria copertura non significa solo abbattere i costi dell'energia. I benefici sono molto più ampi e strategici.
- Stabilità e Prevedibilità dei Costi: In un mercato dove i prezzi dell'energia possono subire fluttuazioni improvvise, produrre in proprio una quota significativa del proprio fabbisogno energetico significa garantirsi un costo stabile e prevedibile per i prossimi 25-30 anni. Questo permette una pianificazione finanziaria più solida e protegge i margini operativi.
- Miglioramento del Rating ESG e Immagine Aziendale: La sostenibilità è diventata un fattore chiave per clienti, fornitori, investitori e talenti. Un investimento tangibile nelle energie rinnovabili è una delle dimostrazioni più efficaci dell'impegno di un'azienda verso i criteri ESG (Environmental, Social, and Governance), migliorandone la reputazione e l'attrattività sul mercato.
- Nuove Fonti di Ricavo: L'energia prodotta in eccesso può essere immessa in rete, generando un ricavo, oppure può essere condivisa all'interno di una Comunità Energetica, un modello sempre più diffuso che crea valore aggiunto per l'intera area industriale.
- Aumento del Valore dell'Immobile: Un edificio energeticamente efficiente o, ancora meglio, un "edificio-centrale elettrica" ha un valore immobiliare intrinsecamente superiore rispetto a una struttura passiva dal punto di vista energetico.
Le soluzioni tecnologiche per ogni superficie
L'innovazione tecnologica offre oggi un ventaglio di soluzioni per sfruttare al meglio ogni tipo di superficie. Per i tetti dei capannoni, la soluzione più comune è l'installazione di impianti fotovoltaici tradizionali, preceduta da un'attenta verifica della tenuta strutturale della copertura.
Per le grandi aree destinate a parcheggio, una delle soluzioni più intelligenti sono le pensiline fotovoltaiche (o "solar carports"). Queste strutture non solo producono energia pulita, ma offrono anche un servizio apprezzato, proteggendo le auto da sole e intemperie. Inoltre, si integrano perfettamente con l'installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici, creando veri e propri hub di mobilità sostenibile.
Per i terreni inutilizzati o marginali, si va dai classici parchi a terra fino a soluzioni più innovative come l'agro-fotovoltaico, che permette di far coesistere la produzione agricola con quella energetica, installando i pannelli a un'altezza e con una densità tali da non compromettere le colture sottostanti. Infine, per contesti specifici come cave dismesse o bacini di irrigazione, il fotovoltaico galleggiante rappresenta un'opzione emergente di grande interesse.
La frontiera delle Comunità Energetiche Industriali
La vera svolta si ha quando si passa dalla logica del singolo impianto a quella di sistema. Le aree industriali e artigianali sono il terreno ideale per la creazione di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). Le aziende presenti in una stessa area possono consorziarsi per realizzare e gestire uno o più impianti fotovoltaici, condividendo l'energia prodotta. Questo modello massimizza l'autoconsumo a livello di distretto, poiché i picchi di produzione di un'azienda possono compensare i picchi di consumo di un'altra. Si crea così un ecosistema energetico locale, resiliente e a basso costo, che aumenta la competitività dell'intera area.
In conclusione, i milioni di metri quadrati di tetti e superfici inutilizzate del nostro tessuto produttivo non sono più un dettaglio trascurabile, ma un asset strategico dormiente. Risvegliarlo attraverso il fotovoltaico significa innescare un circolo virtuoso di benefici economici, ambientali e sociali, trasformando il panorama industriale italiano in uno dei motori principali della transizione energetica nazionale.
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