Domenica, 30 Giugno 2024

Attualità

Le ragioni storiche e ambientali

Gli esperti contrari all’abbattimento degli alberi del viale Mancini

La manifestazione di ieri La manifestazione di ieri

“Bisogna conservare gli alberi del viale Mancini di Manduria”. È questo il parere unanime degli esperti chiamati al dibattito organizzato da Archeoclub Manduria sul destino del viale Mancini che si è tenuto ieri nella chiesa Spirito Santo.

Assenti ingiustificati Il progettista Gregorio Attanasio e l'assessore ai lavori pubblici Piero Raimondo, invitati ma non presenti al tavolo di discussione. Per gli agronomi Francesco Tarantino e Vito Crisanti che hanno fatto un sopralluogo prima del dibattitto, per la storicità degli esemplari risalenti a prima degli anni '30,  per la provenienza della specie (la Robinia naturilizzata al contesto urbano) e ancor di più per la necessità di avere quanto più verde possibile in città, il viale manduriano non può essere abbattutto. Almeno non del tutto.

 «Ci sono degli esemplari ammallorati che andrebbero sostituti, ma nel tempo e non con i Ginkgo Biloba», ha spiegato l'agronomo forestale Crisanti a una moderata platea di cittadini e di residenti delle pertinenze del viale in particolare, riferendosi ai nuovi alberi previsti dal progetto comunale. Per l'esperto questa specie scelta dall'amministrazione non è adatta al viale «poichè esotica e non testata sul territorio». E non solo: «Ai Ginkgo Biloba - ha detto sempre il tecnico proponendo un'alternativa -, sarebbe opportuno impiantare  specie autoctone come il platano perchè più performante». Per Tarantino, che ha appoggiato l'idea del collega, il problema vero risiede invece nel numero degli alberi preventivati dal comune: «Sono troppo pochi i quaranta Ginkgo previsti», ha detto l'agronomo che ha insistito sulla indispensabilità di avere quanto più verde possibile. «Una città ha bisogno di tanto verde e su quel viale ora ci sono tanti alberi e sono dei segni storici che non dovrebbero essere toccati».

Assolutamente contrari all’abbattimento degli antichi Robinia si sono espressi anche l’ambientalista manduriano e avvocato del Wwf Italia, Francesco Di Lauro, il musicista attivista, Ferdinando Arnò e naturalmente i rappresentanti di Archeoclub, Italia Nostra e Azzurro Ionio.

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5 commenti

  • Gregorio
    gio 20 giugno 14:06 rispondi a Gregorio

    Scusate la mia ignoranza, ma gli esecutori di questo progetto, ( a parti cà nó tennu facci cù si presentunu allu pubblicu) prima di effettuare tutta la documentazione , perché…dico PERCHÉ non si informano con l’ESPERTI del settore? ….secondo me Raimondo e Attanasio si preparano alle relazioni della Ditta appaltatrice senza capire una MAZZA !!

  • Fernando Maria Maurizio Potenza
    gio 20 giugno 11:00 rispondi a Fernando Maria Maurizio Potenza

    Io seguirò l'idea di manifestare pubblicamente ed in qualsiasi forma contro l'abbattimento degli alberi del Viale della Stazione. Proponendo alcune forme di protesta, come incatenarsi agli alberi, stampare manifesti di lutto, far appendere dai bambini casette per uccelli, indire sit-in o gazebo permanenti, istituire banchetti per raccolta firme etc... Il Manduriano va svegliato, rieducato e portato a comprendere che tutto ciò riguarda il suo territorio. Un territorio che da oltre 50 anni viene distrutto dalla incapacità di chi ci governa ma soprattutto dalla atavica indifferenza dei cittadini che non amano il proprio territorio.

  • Pina
    gio 20 giugno 08:26 rispondi a Pina

    Sono contraria all'abbattimento degli alberi e spero che qualcuno organizzi una manifestazione x ribellarci a questo scempio.

  • Egidio Pertoso
    gio 20 giugno 07:57 rispondi a Egidio Pertoso

    E lo smantellamento della pavimentazione dove si costringono le piante che hanno bisogno di comunicare tra esse e con altre specie, umani inclusi - come assodato dal prof. Stefano Mancuso -? Meno male che sono più intelligenti dell'uomo e riescono a sopravvivere comunque. Ed adesso, per coerenza col dibattuto, andare ad incatenarsi agli alberi, cosi' ci carichiamo della loro senziente vitalità.

    • Gregorio
      gio 20 giugno 14:12 rispondi a Gregorio

      Condivido, anche perché la circonferenza della pianta o albero o chicchessia, ha bisogno di spazio la terra deve respirare, lbasta guardare gli alberi del corso, si, hanno la circonferenza più larga, ma hanno le griglie in ghisa !!

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