Il gruppo consiliare dei Demos riaccende i riflettori sulle spese del Comedy Film Fest (costato 60mila euro di fondi comunali) e sui conti sbagliati dei due assessori, Vito Andrea Mariggiò e Luigia Lamusta che in un primo resoconto sui rimborsi per il loro recente viaggio istituzionale a Ferrara (per concordare la seconda edizione del festival), avevano conteggiato due pasti in più.
Ad attirare l’attenzione dei due consiglieri Demos, Gregorio Perrucci e Pasquale Pesare, è stato l’annuncio degli organizzatori della rassegna cinematografica, poi riportato da La Voce di Manduria, di una nuova edizione del festival che si terrà l’estate prossima a Manduria.
«La notizia di ripetere nel 2025 il ‘Comedy Film Festival’ lascia senza parole», commentano i Demos già firmatari di un esposto alla Procura della Repubblica di Taranto in cui si chiede di indagare sui bilanci e sulle rendicontazioni degli investimenti annunciati dai privati. «Sul rendiconto della edizione 2024 stanno ancora indagando gli organi di giustizia e, come niente fosse l’Amministrazione Pecoraro è pronta a ulteriori sprechi. Ma che sta succedendo? Come si fa ad accettare tutto questo?», si chiede il gruppo di opposizione che riprende l’altra notizia resa pubblica dal nostro giornale. «Come fa il sindaco ad accettare i rendiconti che raddoppiano le spese per i pasti ferraresi … per sbaglio?». Altro capitolo delicato, questo, portato alla luce dopo che il consigliere progressista, Domenico Sammarco, aveva presentato un accesso agli atti sui rimborsi del viaggio. Dalle ricevute presentate dai due assessori che chiedevano il rimborso, era così emerso che i commensali dei due pranzi ad un ristorante di Ferrara erano tre e non due.
I consiglieri Demos elencano poi una serie di sprechi di denaro pubblico che hanno caratterizzato questa amministrazione sin dal suo insediamento. Come «la storia delle seimila euro per stare qualche giorno a Torino? (in riferimento alla presenza di sindaco, vicesindaco e due assessori all’ultima assemblea dell’Anci, ndr); o i mille rivoli di spesa rappresentati da patrocini onerosi a feste, sagre, allestimenti natalizi con luminarie fasciste, e a ogni sorta di assurdità? Ce lo dica, sindaco, come fa a non accorgersi di tutto questo?», chiedono i Demos. Che proseguono. «Dove è finito ‘il buon padre di famiglia’, oculato nelle spese? Da una parte fiumi di denaro buttato in feste e festini di nessuna produttività, dall’altro si racimolano soldi tassando anche i ricoveri dei trattori (Imu sui fabbricati agricoli, ndr)».
E ancora. «A questo serviranno i soldi che dovranno versare gli agricoltori di Manduria? A finanziare gli errori in buona fede (mai sia, eh!) di due assessori che mangiano per tre? E per lei va tutto bene?»
Molto dura l’analisi finale del gruppo Demos. «Si ricordi i motivi che l’hanno portata a sfiduciare, a far dimettere e a togliersi di torno tanti assessori (tutte donne …) in questi quattro anni circa. E adesso, per ‘errori in buona fede’ ben più gravi, a lei va tutto bene? Sa, Sindaco, mentre delle figure che sbagliano ‘per distrazione’ abbiamo, da tempo, una opinione precisa e per niente lusinghiera, per Lei, anche dopo averla ascoltata parlare delle bandierine in Consiglio Comunale, rimane solo una domanda: ma che Le è successo? Che cosa Le sta succedendo?». Pubblichiamo di seguito il video della presenza dei due assessori al festival di Ferrara. Con l’oro c’è anche l’organizzatore manduriano del film fest, Dario Pinelli.
Progetto di La voce di Manduria
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1 commento
Claudio
lun 30 dicembre 2024 07:24 rispondi a ClaudioBuon giorno, mi domando perché due pesi e due misure diverse????? Per gli eventi o servizi organizzati da professionisti/imprenditori residenti nella città di Manduria esiste il principio di ROTAZIONE!!!!! Per chi organizza eventi o servizi che non sono professionisti/imprenditori residenti nella nostra città si assegnano eventi o servizi senza il rispetto di questo principio di ROTAZIONE!!!!!! Un risposta sarebbe gradita da parte dei DIRIGENTI di questo MALEDETTO comune. Esprimo solo una mia OPINIONE.