Il racconto di Ivano che non convince i magistrati | © n.c. TARANTO— Ancora un interrogatorio per Ivano Russo, ascoltato ieri per due ore dal pubblico ministero Mariano Buccoliero che da nove mesi indaga sulla morte di Sarah Scazzi con il procuratore aggiunto Pietro Argentino. Il ventisettenne di Avetrana si è presentato alle dodici in punto negli uffici della Procura accompagnato dal suo avvocato, Enzo Tarantino. Il legale all’uscita del palazzo di giustizia ha voluto precisare che il suo assistito «è stato sentito come persona informata sui fatti e non è indagato» . Secondo gli inquirenti, l’interesse morboso che Sabrina Misseri provava per Ivano, (la ragazza è detenuta con l’accusa di avere ucciso cugina quindicenne in concorso con la madre Cosima Serrano, anche lei in carcere), è il movente che avrebbe spinto l’estetista ad eliminare Sarah ritenuta causa dell’allontanamento del giovane il quale aveva anche rifiutato una sua palese disponibilità sessuale.
IL DIARIO SEGRETO - Nella sede del nucleo carabinieri di polizia giudiziaria, «Dio Ivano» , come lo chiamava la ragazza infatuata di lui, ha risposto alle domande degli investigatori che chiedevano chiarimenti sul contenuto di alcuni dei numerosissimi sms (4500 in otto mesi) che i due si scambiavano nel periodo precedente e successivo all’uccisione della minorenne. In particolare l’interesse del magistrato si è focalizzato su quelli inerenti la strana vicenda del diario «segreto» di Sarah che Sabrina trattenne la sera stessa della scomparsa decidendo di non consegnarlo ai carabinieri per il contenuto di alcune frasi che avrebbero compromesso la posizione di Ivano. Ecco il testo di quei messaggini su cui ieri il pm ha voluto chiarire gli aspetti: Sabrina a Ivano -«… abbiamo letto ke sta in confusione Sarah, ndc), che non sa se ti vede come un amico e prova qualcosa di più» ; Ivano a Sabrina: «Ma ke stai dicendo? Se questo è uno scherzo è di pessimo gusto» ; Sabrina a Ivano: «… a come sto agitata non sto in vena di scherzi, i miei zii sono rimasti, meno male ke non l’abbiamo portato in caserma altrimenti diventavi un sospettato…» ; Ivano a Sabrina: «Anche se fosse casa con mia madre sto … stavo (si corregge, ndc). Non mi mettere in mezzo a sta storia Sabri» ; Sabrina a Ivano: «Non ti voglio mettere in mezzo… comunque stanno sotto controllo il numero mio, mia zia, il tuo, Alessio, Mariangela…» ; Ivano a Sabrina: «Lo sapeva che stava sotto controllo… Ma guarda ke storia di p…» .
L'ACCORDO TRA I DUE - Il giovane accettò passivamente quella decisione che l’amica, tra l’altro, non mantenne. Il giorno dopo, infatti, fu lei stessa a consegnare il diario ai carabinieri. Ivano in sede d’interrogatorio ha sempre detto di essersi pentito di non avere insistito con l’amica invitandola a consegnare subito ai carabinieri quel diario dove Sarah aveva espresso parole cariche di sentimento nei suoi confronti. La stessa cosa ha ribadito ieri, spiegando e rispiegando al magistrato di non avere immaginato, in quell’occasione, quanto si stesse mettendo nei guai acconsentendo in modo passivo («Non mi mettere in mezzo Sabri» ), quella mossa protettiva di Sabrina la quale, scrivono i pm nella richiesta del suo arresto, «in realtà più che di Ivano era di lei che si preoccupava» .
LO SFOGO DI IVANO - La Procura ha imposto il silenzio a Ivano circa il contenuto dell’interrogatorio. Questo non gli impedisce però di esprimere giudizi sulla ex amica e sul padre: «Sabrina prende tutti in giro», ha detto Ivano definendo «una schifezza» la confessione televisiva fatta dal padre Michele. Alla domanda se non trovasse sospetto il gesto del papà di Sabrina di lasciare il telefonino bruciato di Sarah proprio davanti casa sua, come se volesse incastrarlo (lo portò lì subito dopo aver soppresso il cadavere), Ivano così ha risposto: «In effetti mi ha lasciato molto pensare».
Nazareno Dinoi sul Corriere del Mezzogiorno
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1 commento
anna d.
ven 10 giugno 2011 11:12 rispondi a anna d.leggetevi le gravissime considerazioni diffamatorie fatte contro Ivano e Mariangela su intopic.it: gli ip sono rintracciabili e penso che il consulente dei due vada informato, tanto pi alla luce della misteriosa scomparsa di atti processuali contro Sabrina