
Da circa un mese Angelo D’Adamo, 78 anni, con una protesi alla gamba sinistra, vive accampato in un camper di fortuna senza elettricità, né acqua e servizi. Nella sporcizia e tra i detriti, in un boschetto nella marina di Manduria. Accanto al mezzo con le ruote sgonfie e scassato, c’è una residenza turistica, ma nessuno sembra accorgersi di lui. «Soprattutto gli assistenti sociali, che mi hanno abbandonato», racconta Angelo quando mostra le condizioni in cui vive a San Pietro in Bevagna. Indegne. Una coppia di suoi amici stranieri gli ha lasciato questo mezzo, perché altrimenti non saprebbe dove andare a dormire. «Mi aiutano finché possono, altrimenti sarei in strada», spiega il 78enne di Manduria reggendosi su una stampella.
Prima della pensione era un tuttofare: agricoltore e muratore; poi nel 2022, per il diabete, ha dovuto subire l’amputazione prima di un piede poi della gamba fino al ginocchio. Per questo, oltre alla pensione, riceve un’indennità di invalidità decorosa. Più di mille euro al mese. «Ma non bastano, e non li gestisco tutti io», precisa il pensionato ridotto a uno straccio. Ha dei figli, con cui però non è in buoni rapporti. «Io a loro non chiedo nulla, voglio che i servizi sociali mi aiutino a trovare una casa perché io così non ho più dignità».
Angelo ha quasi ottant’anni e si lava con delle bottiglie di acqua, fuori dal camper, grande non più di cinque metri, seduto su una carrozzina. Mangia cibi precotti o, talvolta, utilizza un piccolo fornello da campeggio. La spesa riesce a farla da solo, spostandosi a piedi, zoppicando fino al primo supermercato che incontra. Ogni tanto va in paese, a Manduria, prendendo il pullman. I bisogni, invece, li fa tra la vegetazione. Dentro il camper non c’è un bagno, e c’è un caldo opprimente. È settembre e le temperature sono ancora molto alte, con una media di 35 gradi. «Preferisco stare all’aria aperta fino a tarda sera per non rischiare di sentirmi male», racconta l’anziano che, più di tutto, oltre al senso di abbandono, teme un’altra cosa: «Ho paura dell’inverno, morirò che resto qui».
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6 commenti
Cittadino del mondo
oggi, mer 3 settembre 14:31 rispondi a Cittadino del mondoMolte volte si raccoglie ciò che si semina. Non additiamo sempre i figli. Il rispetto dei figli un genitore se lo deve coltivare nel corso della vita. Non so se questo è il caso ma vi giuro che ne esistono.
Marco
oggi, mer 3 settembre 11:16 rispondi a MarcoPrezzemolo e il karma...
Dino
oggi, mer 3 settembre 09:15 rispondi a DinoChiedo ma in precedenza ha fatto il Grillo??? Ricordati che c'è gente che vivono di pensione e pagando pure le utenze.
Voce di bimba
oggi, mer 3 settembre 09:03 rispondi a Voce di bimbaChe vergogna!!! La morte dei valori umani, l'indifferenza più totale della sofferenza altrui, l'egoismo della gente a discapito degli altri. CHE QUALCUNO SI MUOVAAAAAA FORZA MANDURIANIII E ISTITUZIONI
Massimo
oggi, mer 3 settembre 08:35 rispondi a MassimoIn primis sono i figli che si devono prendere cura del loro papà,visto che non si sa il perché si prendono parte della pensione,e poi devono intervenire gli assistenti sociali o l'origani di competenza di chiamare i figli e far trovare una sistemazione dignitosa al loro papà.
Alessandro
oggi, mer 3 settembre 07:53 rispondi a AlessandroMa e possibile che nessuno si muove? Il sindaco nn legge ? NON PUO FARE NULLA XCQUESTA PERSONA? ORMAI L'INDIFFERENZA HA PRESO IL SOPRAVVENTO DI UMANO SI STA PERDENDO TUTTI I VALORI..