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Ecco, in esclusiva, la lettera che l’avvocato del campione del tennis mondiale, Jannik Sinner, ha mandato al comune di Manduria per ricordare agli autori delle 73 bottiglie con il nome e l’immagine del campione - nell’ordine il sindaco Gregorio Pecoraro, l’assessore all’agricoltura Isidoro Mauro Baldari e l’assessora al turismo Fabiana Rossetti -, che quello che hanno fatto poteva costargli caro avendo utilizzato, senza autorizzazione, qualcosa che le aziende più importanti del mondo pagano cifre enormi per accostare i loro marchio al nome e all’immagine dell’atleta più noto a livello mondiale.
Nella lettera che vi mostriamo, dove sostanzialmente l’avvocato di Sinner concede clemenza ai tre sprovveduti amministratori, si chiede che le bottiglie “sponsorizzate” debbano essere immediatamente distrutte.
Nella risposta che il sindaco Pecoraro ha trasmesso all’avvocato di Sinner, si scopre un dato inedito: le bottiglie inviate al sindaco di Sesto (insieme alla richiesta di un gemellaggio con la città di Manduria cortesemente rifiutato dagli altoatesini), non erano 73 come ci è stato sempre raccontato dichiarando il falso, ma 66. Le altre 7, scrive Pecoraro, sono rimaste nella disponibilità dell’azienda dell’assessore Baldari. Di seguito il testo della lettera dell’avvocato.
Egregi Signori, formulo la presente in qualità di legale incaricato della tutela dei diritti all'immagine e di proprietà intellettuale del signor Jannik Sinner, con riferimento all'iniziativa da voi recentemente assunta e avente ad oggetto la produzione di 73 bottiglie di Primitivo di Manduria denominato “Rosso Jannik”, contraddistinte dal nome e dalla immagine del celebre tennista riprodotti sull’etichetta e donate in omaggio al sindaco di Sesto - Alta Val Pusteria. Di tale iniziativa il signor Jannik Sinner ne è venuto conoscenza a motivo della sua diffusione al pubblico da parte del Corriere della Sera - edizione per il Mezzogiorno del 3 gennaio 2025, con I'articolo titolato “Sinner diventa un brand per il vino. Il Primitivo celebra il re de tennis”, a firma del pubblicista Cesare Bechis. Come certamente vi sarà noto, la riproduzione dell’immagine di Jannik Sinner al pari dell’'uso del suo nome - peraltro oggetto di varie registrazioni come marchio - necessita del suo esplicito consenso in quanto titolare dei diritti riconosciuti dall‘art. 2 della Costituzione, dall‘art. 10 del codice civile, dalla legge sul diritto d’autore e dal codice della proprietà industriale, la cui tutela è tanto più estesa ed incisiva quanto più ampia e diffusa, come nella specie, è la notorietà dell'interessato. Come vi sarà altrettanto noto, la riproduzione dell'immagine e del nome senza il consenso dell’interessato rappresenta una eccezione, ispirata dall'interesse pubblico all'informazione, prevista in casi tassativi e di stretta interpretazione e sempre la riproduzione non sia tale da arrecare pregiudizio all'onore, alla reputazione o al decoro della persona medesima.
Benché vi siano motivi per obiettare che, nonostante la finalità dichiarata dall’Assessore allo Sport del Comune di Manduria, la fattispecie in esame possa rientrare nella eccezione di cui sopra - sicché meglio sarebbe stato concordare preventivamente l‘iniziativa con l‘interessato, anche per eluderne la diffusione mediatica nel rispetto della nota discrezione del tennista, ed evitare che potesse venire confusa con un endorsement al vino autoctono o al brano musicale del cantautore Franzy Mele - il signor Jannik Sinner non dubita delle buone intenzioni dei Rappresentanti e Dirigenti del Comune di Manduria né dello spirito dell‘iniziativa, corroborati dalla donazione delle suddette bottiglie al sindaco di Sesto, e quindi non v'è qui motivo di contendere. Ciò nonostante, considerato il mandato conferito a questo Studio Legale e che allego alla presente a giustificazione dei poteri attribuiti allo scrivente, & mio compito assicurarmi che I ‘utilizzo del nome e dell'immagine del signor Jannik Sinner non esorbitino i limiti dell'iniziativa e, conseguentemente, vi chiedo di cortesemente confermarmi per iscritto che il nome e I‘immagine dell’atleta sono stati esclusivamente riprodotti sulle 73 etichette apposte sulle bottiglie donate al sindaco di Sesto e che non esistono nella disponibilità vostra o di terzi ulteriori etichette contraddistinte dall’immagine del signor Jannik Sinner, nel qual caso vi invito a distruggerle e a darmi conferma dell’avvenuta distruzione. In attesa di tale riscontro, vi porgo i più distinti saluti.
Avv. Gino Maria Scarpellini
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2 commenti
matteo smeraldi
oggi, gio 6 febbraio 09:36 rispondi a matteo smeraldiPoveri noi, che figura di M...A Galattica abbiamo fatto, nemmeno il vino che produciamo sappiamo pubblicizzare. Ma poi un comune non lo sa che tutte le persone VIP tipo sportivi, attori, cantanti ecc. non sono persone comuni ma aziende? E meno male che amministrano la cosa pubblica... Sindaco, la prego, può finire questa agonia? Si ritiri in pensione e si goda i nipoti, se li ha.
Maria
oggi, gio 6 febbraio 08:59 rispondi a MariaNon è una lettera di perdono, è un avvertimento,non capisco questo lecchinaggio per questi quattro gatti che si permettono di offendere anche dichiarando che non sanno neanche dove si trova manduria, se state puntando alla settimana bianca a scrocco,mi sa che vi è andata male stavolta e smettetela perfavore