
E’ stata pubblicata su Facebook, sulla pagina della manduriana Mariella Franco, che ringrazio, la foto che ben rappresenta gli errori di coloro i quali hanno deciso che gli alberi di Robinia del viale Mancini dovevano essere recisi alla base perché avevano finito il loro ciclo di vita. Da uno di quei monconi sono spuntati dei germogli, segno di resilienza, resistenza e voglia di vivere di quella Robinia madre uccisa.
E’ la lezione della natura ai tecnici, politici, esperti e pseudo tali che hanno deciso di abbattere 160 piante ancora vive e vegete, capaci ancora di dare nuova vita, ombra e ossigeno, per lasciare posto a 40 nuovi alberi, meno di un terzo, di una specie diversa, esotica, che daranno ombra tra una decina di anni e solo in piccole aree del lungo viale della stazione che non sarà più come prima.
Sarà più bello, forse, per la nuova pavimentazione, per le nuove panchine, i cestini e per la nuova illuminazione, con quell’inutile pista ciclabile lunga trecento metri senza sbocco. (Tutte cose che ci potevano stare lasciando lì quelle 160 "vecchie" Robinie, magari ravvivandole). Quel viale sarà ricordato come il luogo dove qualcuno che doveva necessariamente spendere dei contributi europei, ha deciso di uccidere 160 alberi ancora in vita. Fondi europei del Pnrr, del Piano nazionale di ripresa e resilienza, appunto, proprio quella riprese e resilienza che ha dimostrato la giovane pianta di robinia che da domani, con l’apertura del cantiere del nuovo vile è destinata ad essere uccisa per la seconda volta.
Nazareno Dinoi
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2 commenti
Fernando Maria Maurizio Potenza
dom 30 marzo 19:32 rispondi a Fernando Maria Maurizio PotenzaQuando quella fredda mattina sul Viale Mancini sono partite le motoseghe per uccidere le Robinie, eravamo solo in due, il sottoscritto e il Maestro Arno' insieme a circa una trentina di tutori delle varie Forze dell'Ordine. Dov'era il resto della la popolazione, dov'erano gli attivisti dei vari gruppi ambientalisti, dov'erano i politici dell'opposizione? Forse si poteva fare ancora qualcosa per salvare le Robinie o forse no. Di certo, resteremo tutti responsabili, perché il silenzio è complice in egual misura di chi ha commesso questa gratuita cattiveria.
Gregorio
dom 30 marzo 17:18 rispondi a GregorioNello scritto✍️: - “ …che daranno ombra tra una decina di anni e solo in piccole aree del lungo viale della stazione che non sarà più come prima.”. _ Fra una decina di anni !?? Se non li danno ( molto danno ) ..ritorno al discorso, se non li danno l’acqua 💦eeehh, faranno la stessa fine 🌵degli alberi che stanno nel cortile della scuola G.L.Marugy 🏫🚸