Domenica, 6 Ottobre 2024

News Locali

Nelle tradizioni popolari si riscoprono molti rituali che, a loro volta, si ripropongono in determinate occasioni...

La veglia al morto, gli specchi coperti, l'uccello della morte ed altre antiche usanze

82180
Le terrificanti usanze di quando si muore Le terrificanti usanze di quando si muore | © Angela_Yuriko_Smith - Pixabay

Nelle tradizioni popolari si riscoprono molti rituali che, a loro volta, si ripropongono in determinate occasioni. Tra queste ci sono delle consuetudini che si rispettano in un’occasione particolare, dove a causa del triste stato d’animo passano inosservate e si tratta del funerale o meglio dell’allestimento post mortem. Forse ad alcuni non sarà sfuggito che quando una persona muore, in casa bisogna coprire tutti gli specchi perché l’anima potrebbe afferrare il riflesso di una persona viva e portarselo nell’aldilà, oppure, onde evitare che la sua anima vagante possa rimanere bloccata nello specchio, e quindi l’anima potrebbe intrappolarsi nello specchio durante la veglia: per questo gli specchi vanno coperti.

In verità nella stessa occasione si aprono anche le porte e le finestre, per permettere all’anima di uscire: se questo non viene fatto, l’anima non trova pace e rimane in casa. Inoltre si aprono le finestre anche quando la persona è in fin di vita, per permettere alle anime dei parenti di rassicurare e sollevare il malato. Un’altra credenza popolare, ancora più terrificante, vuole che il fumaiolo venga coperto per evitare che l’uccello della morte possa entrarvi, raggiungere il defunto e cavargli gli occhi.

Inoltre il morto rimane una notte nella propria casa in una stanza con le luci accese perché il defunto possa vedere e la sua anima non vaghi a lungo nell’oscurità. Durante la veglia notturna, poi, vengono posizionate una serie di sedie intorno al defunto in modo da permettere alle altre anime di far visita ed accoglierlo nel loro mondo.

Infine, portare una piccola fiammella davanti al luogo di riposo di un defunto è un modo per fornirgli una luce per affrontare il viaggio buio che si appresta a fare. Tutte queste abitudini servono per assicurare i vivi sull’esistenza di una vita parallela dove abbiano speranza di ritrovare un giorno i propri cari che non ci sono più.

Sara Piccione (Articolo pubblicato nel 2015)

Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.


© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.


Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato.
stai rispondendo a

COMMENTA
Locali
La Redazione - ven 4 ottobre

È stato avviato a Manduria, alla presenza del Sindaco e dell'Avv. Marco Garofalo, in rappresentanza della Regione Puglia, il progetto ...

Locali
La Redazione - mer 2 ottobre

Il sindaco e il comandante della polizia locale di Manduria informano i cittadini che, a seguito di numerosi incidenti, segnalazioni e richieste dei residenti, ...

Locali
La Redazione - dom 29 settembre

L’Accademia Chef della frutta organizza alla Masseria Surani Grande Event a Manduria un corso professionale per apprendere tutte le lavorazioni ...

Locali
La Redazione - gio 26 settembre

«Con il cuore colmo di gratitudine per le cure e le attenzioni che Gregory ha sempre ricevuto, abbiamo deciso di donare i risparmi di mio ...

Locali
La Redazione - mer 25 settembre

L’amministrazione comunale manduriana ha proceduto all’assegnazione degli impianti sportivi pubblici alle associazioni che ne ...

San Gregorio Magno patrono di Manduria, il programma di oggi
La Redazione - mar 3 settembre

Terzo giorno di festeggiamenti oggi del santo patrono di Manduria, san Gregorio Magno. Il programma religioso prevede, alle ore, 8,30, 11 e 16, una messa nella chiesa della Madonna del Carmine. Alle 19 la processione per le vie del paese con ...

L’albero di fico che cresce sulla facciata della chiesa in Piazza
La Redazione - mar 3 settembre

Sullo stato di precarietà della volta si sono già espressi i tecnici dell’Archeoclub segnalando la presenza di infiltrazioni d’acqua che potrebbe minare la stabilità della volta stessa. La chiesa della ...

L’odiato balzello dell’Arneo e le mosse di un sindaco
La Redazione - mar 3 settembre

Sulla dibattutissima e sinora mai risolta questione del tributo che l’Arneo chiede ogni anno ai proprietari di terreni che lo contestano perché non usufruiscono di nessun servizio, proponiamo una nota che ci invia il lettore Vincenzo ...