Sabato, 28 Settembre 2024

Attualità

Zona transennata e sorvegliata dal Wwf

Le Caretta Caretta scelgono la salina di Colimena per nidificare

Il nido protetto Il nido protetto

 Le tartarughe Caretta caretta scelgono la Salina dei Monaci di Torre Colimena come luogo per deporre le loro uova. Le scoperte dei due nidi, avvenute a pochissimi giorni una dall'altra, uno verso Torre Colimena e l'altro verso Specchiarica, rappresentano un importante segnale della salute e della biodiversità del nostro ambiente naturale.

"Dopo una settimana esatta dal workshop organizzato dal Parco Salina Monaci, e dedicato al recupero della fauna selvatica e alla conservazione di Caretta nel golfo di Taranto" si legge in un post su Facebook dell'Oasi WWGF di Policoro del quale fanno parte i volontari che si occupano di monitorare le spiagge della zona e salvaguardare i nidi di tartarughe (e non solo), "alle 9:00 una bagnante ha riconosciuto le tracce della tartaruga marina Caretta caretta sulla spiaggia, grazie ai cartelli informativi posizionati all’ingresso della riserva. Allertata immediatamente la direzione del Parco del Centro di primo soccorso per la fauna selvatica di Manduria, il sito è stato prontamente messo in sicurezza dai volontari della Lega Navale di Torre Colimena. Questo ritrovamento è il risultato tangibile della forza dell’informazione e della sensibilizzazione. Grazie al network creato negli anni dal lavoro del Centro Recupero Tartarughe Marine WWF Italia - Policoro, autorizzato alla manipolazione di questi splendidi e importanti animali marini nel golfo di Taranto e nel Tirreno meridionale, oggi si raccolgono i frutti di questo impegno. Ci aspettiamo una stagione ricca di ritrovamenti, in linea con quanto sta accadendo nel resto d’Italia".

I due nidi sono stati prontamente transennati e segnalati con cartelli, il tempo necessario per la schiusa delle uova di tartaruga  va dai 45 agli 80 giorni (dipende dalla temperatura), trascorse le quali solo gli operatori del WWF potranno avvicinarsi al nido per cercare di aiutare le tartarughe ad uscire, qualora non riuscissero da sole. Durante tutto il periodo i volontari si alterneranno facendo turni di guardia per meglio tutelare la "privacy" dei nidi.

Sicuramente invitano tutti i cittadini e i turisti a collaborare per proteggere questi preziosi ospiti ricordando che è indispensabile:

• Rispettare l’area: evitate di disturbare o danneggiare la zona del nido.

• Segnalare: se notate segni di nidificazione (come tartarughe in spiaggia o tracce sulla sabbia), contattate immediatamente il 1530.

• Comportamento adeguato: non avvicinarsi ma mantenersi ad una distanza di almeno 30 m, non usare luci (le disturbano), mantenere il rigoroso silenzio. Rispettare l'area e non varcare la recinzione

È fondamentale lasciare che la natura segua il suo corso.: Va da sé che questi normali comportamenti sono vitali per garantire la protezione e il successo della nidificazione, nonché il rispetto della fauna ai quali si aggiunge quello di segnalare al 1530 eventuali ritrovamenti di tracce, animali in deposizione o animali in difficoltà e carcasse.

Noi non possiamo fare altro che ringraziare le "mamme tartarughe" per avere scelto la Salina dei Monaci come luogo ideale per far nascere i loro piccoli. Sappiamo bene che i maschi non torneranno mai a terra, mentre le femminemantengono un forte legame con la terraferma, dove torneranno per deporre le uova e, nel farlo,  non sceglieranno una spiaggia a caso, ma torneranno su quella dove sono nate o in prossimità di essa. Le tartarughine femmine che diventeranno adulte e mamme a loro volta, torneranno su quella spiaggia dopo 25/30 anni per deporre le uova. Vogliamo dunque augurarci che gli interventi di salvaguardia delle tartarughe marine, insieme alla gestione sostenibile delle spiagge (compresa la pulizia manuale degli arenili rispetto a quella meccanica) e l’accresciuta attenzione ai nidi da parte di cittadini sempre più sensibili al tema ma, soprattutto la gestione del progetto di scarico complementare delle acque reflue nel bacino di Torre Colimena, siano in grado di garantire anche negli anni a venire estati di straordinaria nidificazione in una delle spiagge più belle del Salento.

Monica Rossi

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1 commento

  • Pippo
    mer 26 giugno 16:30 rispondi a Pippo

    Dopo lo scarico in mare, vediamo quante tartarughe e persone andranno a manduria.

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