E’ morta dopo 8 mesi di ospedale per gli esiti di un grave trauma cranico la giovane ballerina professionista di 23 anni, Alessia Dicuonzo, di Barletta, che era rimasta vittima di un incidente stradale avvenuto il primo maggio del 2022 sulla statale 170 allo svincolo per Montaltino.
La giovane che non si era mai ripresa, è spirata martedì scorso all’hospice Don Uva di Bisceglie (Bat), dopo una lunga agonia.
Il pubblico ministero della Procura di Trani, Marcello Catalano, aveva già aperto un procedimento penale per il reato di lesioni personali stradali gravissime, convalidando anche il sequestro dei mezzi coinvolti e iscrivendo nel registro degli indagati la conducente della Citroen C3 che aveva tamponato l’auto con a bordo la sfortunata Dicuonzo e un altro automobilista. Ora però, con la morte di Alessia (tutte le altre persone coinvolte sono sopravvissute), ai due indagati «viene contestato anche il reato di omicidio stradale con la pesante aggravante della guida in stato di ebbrezza, avendo evidentemente dato esito positivo gli esami relativi al tasso alcolemico, oltre a quella di aver causato la morte e/o lesioni gravi a più persone», scrive in una nota lo studio 3°, società specializzata a livello nazionale nella valutazione delle responsabilità civili e penali incaricata dalla famiglia della vittima.
La procura ha disposto il sequestro della salma della giovane per l’esame autoptico a cui parteciperanno il medico legale Aldo Di Fazio e l’ingegnere Pietro Pallotti per conto della famiglia.
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