Niente usura, assolto Tondo in appello | © n.c.La Corte d’appello di Taranto ha assolto il manduriano Pietro Tondo, di 45 anni dai reati di estorsione e usura per i quali in primo grado era stato condannato a sei anni e 8 mesi di reclusione. La Corte ha accolto la tesi sostenuta dall’avvocato Franz Pesare che mirava a minare la credibilità della presunta vittima dell’estorsione che aveva denunciato Tondo e due presunti complici, poi scagionati dalla stessa parte lesa durante il processo di primo grado (e assolti). I fatti per i quali il pregiudicato manduriano era stato condannato, risalgono al 2005 quando il suo accusatore di Maruggio denunciò di essere stato vittima di minacce e richieste estorsive da Pietro Tondo al quale si era rivolto per un prestito di 5mila euro che aveva ottenuto. Al momento della restituzione del debito, pare per indisponibilità economica del presunto usurato, Tondo si sarebbe presentato con altri due complici per recuperare la somma prestata. Nell’occasione, questo almeno aveva raccontato nella denuncia la parte offesa, era nata una discussione al termine della quale il debitore aveva consegnato al pregiudicato un orologio d’oro. A dibattimento, il denunciante scagionava i due coimputati (poi assolti) e confermava invece l’accusa nei confronti del solo Tondo che veniva così condannato. Diverso l’esito della seconda sentenza che accogliendo la tesi della difesa che metteva in dubbio l’attendibilità della persona offesa, ha assolto l’imputato perché il fatto non sussiste. Tondo attualmente è detenuto: sta scontando una precedente condanna per vari reati fra cui associazione mafiosa, rapina ed estorsione. Nazareno Dinoi su Quotidiano Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
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