Per anni avrebbe imposto alla madre cosa guardare in tv, quali detersivi usare, di parlare a bassa voce; avrebbe minacciato di morte il padre, costretto gli anziani genitori invalidi a vivere nel terrore e senza dignità vomitando ovunque in casa e in un’occasione urinando in un cassetto e sul muro. Sono queste alcune terribili accuse di cui deve rispondere il 45enne C.S, etilista cronico nato a Manduria ma residente a Maruggio, arrestato dai carabinieri per rispondere di maltrattamenti in famiglia continuati.
I particolari del comportamento dell’uomo sono contenuti nell’ordinanza di arresto firmata dalla gip del Tribunale di Taranto Gianna Martino che nell’interrogatorio di garanzia ha ricevuto il silenzio dell’indagato il quale, assistito dall’avvocato Davide Parlatano, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Le indagini condotte dai carabinieri della stazione di Maruggio avrebbero portato a galla il clima di terrore in cui i due genitori, entrambi succubi del figlio violento e autoritario, sarebbero stati costretti a vivere. Oltre ai comportamenti vessatori, il 45enne avrebbe minacciato di morte l’anziano padre puntandogli contro un grosso coltello da cucina. In un altro caso avrebbe aggredito verbalmente la madre che era stata colta da malore e portata in ospedale dal 118.
Secco il parere della gip nel delineare il carattere dell’indagato descritto come “un uomo dall’indole violenta, insensibile ai doveri di solidarietà familiare oltre che indifferente alle sofferenze generate che vede proprio nell’utilizzo della violenza un normale strumento per relazionarsi all’interno della famiglia”.
Scontate le esigenze cautelari affinchè il maruggese resti in carcere per evitare che ripeta i reati di cui è accusato.
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