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Pionati difende Muscogiuri e il gruppo di Adc si sfalda

La Redazione | mer 26 maggio 2010

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Pionati difende Muscogiuri e il gruppo di Adc si sfalda | © n.c.MANDURIA - Il gruppo dell’Alleanza di centro si sfalda. L’espulsione del consigliere Nicola Muscogiuri firmata dal commissario cittadino, Alfonso Portogallo e condivisa dalla segreteria del partito e dagli altri due consiglieri, Nicola Becci e Giovanni Prudenzano, sta creando un terremoto che rischia l’estinzione della formazione di centrodestra voluta dal leader locale, Nicola Becci. Il primo colpo di scena avviene ieri mattina quando l’espulso Muscogiuri diffonde la lettera del fondatore nazionale di Adc, onorevole Francesco Pionati, che lo reintegra nel partito accusando il commissario Portogallo di avere oltrepassato le proprie competenze. «Sei a pieno titolo componente del partito e non sussiste alcun elemento per mettere in dubbio la linearità del tuo comportamento», scrive Pionati nella breve nota che viene consegnata anche nelle mani del sindaco Paolo Tommasino. La coppia Portogallo-Becci non ci sta e con loro tutta la segreteria de partito e la maggioranza degli iscritti si è riunita in serata con intenzioni belliche. Un’incontro lungo, teso, che lascerà strascichi profondi. Alla vigilia della riunione iniziata alle 20, quasi tutti i dirigenti, compreso il consigliere Becci, erano intenzionati a strappare le tessere e consegnarle con il ben servito al segretario nazionale Pionati. Restano ignote, invece, le intenzioni di Prudenzano. Una situazione che non può non intaccare la maggioranza di governo che rischia di perdere due consiglieri per guadagnarsene uno (Muscogiuri). Non è chiaro al momento il ruolo del sindaco in questa vicenda tutta interna al partito di centro, nè la posta in gioco tra i protagonisti della vicenda. Secondo indiscrezioni tutto ruoterebbe intorno alla nomina del vicesindaco e assessore in quanto all’Adc che il primo cittadino non ha ancora nominato nonostante le sollecitazioni del partito di Becci che, in alternativa a Pasquale Gentile, primo indicato a ricoprire quel ruolo con problemi di incompatibilità politica, pare abbia proposto un’alternativa provvisoria a Gentile: il commissario Portogallo che non sarebbe gradito al terzo consigliere (espulso e reintegrato) Muscogiuri. Il comunicato stampa diffuso ieri del consigliere Nicola Muscogiuri "Il sottoscritto consigliere comunale di Alleanza di Centro, dott. Nicola Muscogiuri, è stato destinatario lo scorso 21 maggio di una lettera a firma del commissario cittadino del partito Alfonso Portogallo, con la quale gli veniva comunicata l’espulsione dallo stesso. A dir poco stupito da questa repentina decisione, il sottoscritto, non sapendosi dare una spiegazione logica a questo atteggiamento a quanto pare assunto in maniera arbitraria dal Portogallo, si è non poco interrogato sulle motivazioni che hanno potuto spingere detto commissario cittadino del partito a prendere una così drastica decisione. A scanso di ogni equivoco, si riporta testualmente il testo della lettera in questione: “ Egregio consigliere comunale dell’AdC, ritenuto il suo comportamento politico non in linea con quanto ritenuto il suo comportamento politico del Partito nel quale è stato eletto; considerati i suoi reiterati atteggiamenti ostativi alle direttive impartite dal sottoscritto, le comunico con la presente, che dalla data odierna è espulso dal Partito “Adc Pionati” e dal gruppo consiliare in seno al consiglio comunale, firmato: il commissario cittadino: Alfonso Portogallo”. Dunque, a seguito di tale sparata fatta dal severo commissario cittadino, proprio per la mia coerenza politica e rispetto sia nei confronti del Sindaco Tommasino che del Partito al quale mi onoro di appartenere, ho deciso di chiedere un intervento dell’On. Francesco Pionati, il quale con una sua missiva datata 22 maggio 2010, ha espresso testualmente: “Caro Nicola, in relazione alla raccomandata del 21.05.2010, in cui ti si comunica l’espulsione dal Partito, con la presente ti comunico: - 1) sei a pieno titolo componente del partito; 2) non sussiste alcun elemento per mettere in dubbio la linearità del tuo comportamento; -3) non spettano agli organi cittadini dell’ADC di Manduria eventuali provvedimenti disciplinari. Ora, in virtù di quanto espresso da parte del leader del partito, devo sottolineare, pare proprio che se di incoerenza politica si parla, essa non è attribuibile al sottoscritto ma forse a qualcun altro”. “Ritengo di avere eseguito finora quanto previsto dalle direttive del partito, al di là di ogni illazione fatta dal signor Portogallo, mi ritengo inoltre completamente coerente sia nei confronti del Sindaco, del quale ho la massima stima e fiducia, sia per ciò che riguarda la mia posizione in seno al consiglio comunale”. “Premesso il tutto, non godendo più delle grazie del commissario cittadino, mi sento comunque oltremodo onorato di poter ricevere istruzioni dal leader nazionale Pionati che mi auguro vorrà eseguire i dovuti approfondimenti sulla questione e, sulla maniera, forse poco ortodossa di Portogallo, di gestire il partito a livello locale”. Manduria, 25 maggio 2010 Nicola Muscogiuri

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