Quello che voleva essere un’astuta manovra promozionale dell’assessora allo sport del Comune di Manduria, Fabiana Rossetti, e una innocente violazione delle regole commerciali dell’assessore-imprenditore, Mauro Baldari, il cadeau natalizio con le bottiglie di Primitivo di Manduria a Jannik Sinner si sta trasformando in una bufera politica con possibili implicazioni penali.
Ad agitare le acque, chiedendo la «immediata rettifica della retro etichetta contraffatta» con il conseguente ritiro delle 73 bottiglie spedite alla famiglia del numero uno del tennis mondiale, è la società cooperativa «Produttori Vini Manduria» che ha indirizzato una diffida legale alla «Vinerie Baldari» dell’assessore Isidoro Mauro Baldari e per conoscenza al «Consorzio di tutela del Primitivo di Manduria doc» e al sindaco di Manduria, Gregorio Pecoraro.
Nella lettera, trasmessa l’altro ieri a mezzo Pec, l’avvocatessa incaricata, Stefania Spedicati, accusa senza mezzi termini l’assessore di essersi «abusivamente avvalso dei dati enoici appartenenti alla Produttori Vini Manduria» e del logo «Equalitas» di azienda sostenibile che appartiene in maniera esclusiva alla stessa cantina. «La Vinerie Baldari – scrive l’avvocatessa Spedicati – ha contraffatto la retro-etichetta sfruttando i dati della Produttori Vini Manduria e, per gli effetti, il titolare (l’assessore all’agricoltura Baldari, ndr), è responsabile di ogni pregiudizio arrecato, direttamente o indirettamente, alla cooperativa cui compete il dovuto ristoro, previa rettifica della retro-etichetta con immediata cancellazione dei dati sopra evidenziati».
Cosa sarebbe accaduto, quindi? L’imprenditore-assessore Baldari, è titolare di un’azienda che commercializza vino che acquista dalle cantine e lo etichetta con il suo marchio. Così avrà fatto con le 73 bottiglie di Primitivo di Manduria personalizzate con il nome e l’immagine stilizzata del campione altoatesino, che la sua collega di giunta, Fabiana Rossetti, ha provveduto a impacchettare e spedire prima dello scorso Natale al sindaco di Sesto, in provincia di Bolzano, pregandolo di farle recapitare alla famiglia Sinner. A rendere pubblica l’iniziativa, con un comunicato stampa e foto delle bottiglie etichettate accusate di contraffazione, è stato il sindaco Gregorio Pecoraro con un comunicato stampa inviato alle redazioni dei giornali regionali e nazionali che hanno dato il giusto rilievo all’iniziativa.
L’entusiasmo è stato poi smorzato da una richiesta di atti amministrativi presentata dal consigliere comunale di opposizione, Domenico Sammarco, che faceva notare una serie di presunte violazioni nel confezionamento del vino privo del bollino della Zecca di Stato sulla tracciabilità. I sospetti del consigliere mettevano in movimento il Cda del Consorzio di tutela del Primitivo di Manduria che apriva una indagine non ancora conclusa.
Niente in confronto alla diffida della Produttori Vini, la più importante cantina di Manduria, prima per fatturato e sede del visitatissimo «Museo della civiltà del vino Primitivo», il cui presidente, Pasquale Brunetti, non ha esitato un attimo a correre ai ripari denunciando la presunta contraffazione e l’appropriazione dei propri dati aziendali. «Con l’espresso avvertimento – si legge nella lettera-diffida -, che in mancanza di spontanea adesione della Vinerie Baldari a porre rimedio alla condotta illecita nei modi e nei termini evidenziati (cancellazione della retro etichetta dalle bottiglie già inviate ai Sinner, ndc), la Produttori Vini Manduria agirà entro e non oltre 15 giorni nelle competenti sedi giudiziarie civili e penali per la tutela dei diritti e degli interessi lesi». Con la specifica finale: «La Produttori vini si riserva di agire separatamente per ottenere il risarcimento di tutti i danni subiti». L’assessore coinvolto nello scandalo preferisce per ora il silenzio stampa.
Nazareno Dinoi su Quotidiano di Taranto
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8 commenti
Un manduriano
sab 11 gennaio 18:32 rispondi a Un mandurianoAhhhh Cimabue ma dimettetevi tutti quanti, che dì capacità avete solo l' arroganza. Ma avete una maschera? Per andare in giro?
Giuseppe
sab 11 gennaio 00:28 rispondi a GiuseppeA tutte le cantine di Manduria e dintorni non date più vino a questa fantomatica La Vinerie Baldari. Per la cantina fatevi risarcire profumatamente così gli passa la fantasia di farsi pubblicità. Addirittura Sinner sembra che abbia mangiato insieme. Ma per favore assessore si dimetta subito
Carla
ven 10 gennaio 17:24 rispondi a CarlaHa mio vedere è incapacità di personaggi che si vogliono fare demagogia e pubblicità sulle spalle del CAMPIONI. Ma che senso ha questa azione?? ,Già siamo dei primitivi per far ridete tutta l'italia. Opinione
Maria
ven 10 gennaio 14:27 rispondi a MariaMa mi spiegate il senso di leccare il c... a uno che non sa neanche dov'è manduria e se viene a visitarla oltre al vino gli facciamo sentire gli odori che caratterizzano il nostro paese,veramente una bella pubblicità
Marco
ven 10 gennaio 13:25 rispondi a MarcoChe figura di mmm
CRICORIU
ven 10 gennaio 12:04 rispondi a CRICORIUChe figuraccia a livello nazionale.. Questa azione deve essere punita in maniera esemplare...In modo che altri non si facciano prendere la mano da strane iniziative.. Magari cosi gli passa la boriosità, la protervia e la supponenza che molti dei nostri amministratori locali hanno... Immagino che Sinner da Montecarlo ci faccia delle fragorose pernacchie...PS e lu sinnucu che posizione ha? qualcuno l'ha sentito? o e' dddurmisciutu
Uccio
ven 10 gennaio 10:03 rispondi a UccioLa mia Felicità che vengono perseguite per i reati ,così abbasseranno la loro arroganza e incapacità. Grazie
Gregorio
ven 10 gennaio 09:59 rispondi a GregorioCosa giusta che venga processato x i reati ,la mia opinione che finirà anche questa volta a tarallucci e miero.Siamo a manduria