
AVETRANA - E’ durata due ore ieri la camera di consiglio per la convalida dell’arresto dei tre tifosi che hanno preso parte, domenica scorsa, alla maxirissa di Avetrana scoppiata al termine dell’incontro tra la squadra locale e la formazione del Gallipoli. I tre alla sbarra, gli avetranesi Gianluca Scalese e Simone Saracino di 27 e 32 anni, con il 33enne gallipolino Stefano Carrozza, difesi rispettivamente da Franz Pesare e Armando Pasanisi il primo, Nicola Marseglia e Enzo Tarantino il secondo e Giovanni Gabellone il terzo, devono rispondere di rissa e resistenza a pubblico ufficiale in concorso con l’aggravante di aver commesso i fatti in occasione di una manifestazione sportiva. Al termine dell’interrogatorio, la giudice Tiziana Lotito ha confermato l’arresto per tutti e tre che hanno acquistato comunque la liberta. La giudice, infatti, ha accolto la richiesta dei loro avvocati concedendo la misura alternativa dell’obbligo di dimora.[sociallocker id=105395]
Il più giovane degli indagati, Scalese, già noto alle forze di polizia per essere stato sorpreso alla guida di un’autovettura in stato di ebrezza, si è sottratto all’interrogatorio avvalendosi della facoltà di non rispondere. Gli altri due invece, l'avetranese con pregiudizi di polizia, e l'incensurato di Gallipoli, hanno parlato negando ogni addebito e per dirsi completamente estranei alle accuse mosse. Tutti gli atti sono stati trasmessi all’ufficio competente per materia. I tre saranno giudicati per direttissima il 18 novembre dalla prima sezione penale del tribunale di Taranto.
Durante i tafferugli di domenica avvenuti all’uscita dello stadio di Avetrana, due carabinieri sono rimasti feriti con prognosi di dieci e venti giorni. I militari della stazione di Avetrana stanno intanto visionando i filmati di alcune telecamere di sorveglianza della zona con l’intento di identificare altri facinorosi che hanno preso parte all'affollata rissa tra almeno una ottantina di persone.[/sociallocker]
I contrasti erano già iniziati durante l’incontro terminato con la perdita dei gallipolini per 3 reti a uno. Per questo i carabinieri, al termine della partita avevano cercato di fare uscire dallo stadio prima gli ospiti e dopo i locali. Tentativo vano perché davanti ai parcheggi i due gruppi sono entrati in contatto prima insultandosi e poi venendo alle mani nonostante la presenza dei militari.
Nazareno Dinoi
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