
Per la terza volta in otto mesi e dopo quasi 38 anni continuativi di reclusione, scontati quasi tutti con l’isolamento del 41bis, il manduriano Vincenzo Stranieri è tornato in carcere. L’ex boss della sacra corona unita, secondo le inchieste dell'antimafia leccese da lui fondata insieme al mesagnese Pino Rogoli, è stato arrestato dalla polizia del commissariato di Manduria che lo ha sorpreso fuori dall’abitazione dove stava scontando ai domiciliari una precedente pena, e trovato in possesso di una pistola con due caricatori pieni, un taglierino e oltre seimila euro in contanti.
Gli agenti al comando della dirigente del commissariato di polizia Marinella Martina, avevano già riscontrato da 9 giorni l’assenza ingiustificata del pregiudicato dal proprio domicilio e da allora si erano messi alla sua ricerca. Nel corso delle perlustrazioni nei luoghi di presunta frequentazione di «Stellina», così come viene conosciuto per la stella a cinque punte tatuata sulla fronte, i poliziotti lo hanno rintracciato vicino alla sua macchina parcheggiata davanti all’officina di un carrozziere. Alla vista delle forze dell’ordine, il 64enne avrebbe portato la mano in tasca probabilmente per impugnare la pistola, ma è stato prontamente bloccato dagli agenti che lo hanno immobilizzato.
A seguito della perquisizione personale, i poliziotti gli hanno trovato nelle tasche una pistola semiautomatica modello 34 con colpo in canna e caricatore inserito rifornito di 5 proiettili, altri due caricatori pieni e un grosso taglierino, oltre alle banconote. Secondo gli investigatori, l’ex boss era in procinto di darsi alla latitanza. Dopo le formalità di rito e informata la Procura della Repubblica, il pubblico ministero Salvatore Colella ha disposto l’arresto e il trasferimento di stellina nel carcere di Taranto dove questa mattina, alla presenza dei suoi avvocati Michele Iaia e Lorenzo Bullo, sarà interrogato dalla gip Rita Romano per la convalida dell’arresto.
Il noto pregiudicato era già stato arrestato ad agosto scorso dai carabinieri di Porto Cesareo perchè, a seguito di un incidente stradale da lui provocato, lo avevano sorpreso senza patente e dai controlli successivi avevano scoperto che aveva violato gli obblighi di sorveglianza speciale per cui non avrebbe dovuto allontanarsi dal suo comune di residenza. Nel corso delle operazioni i militari trovarono la matricola abrasa della macchina che guidava e, all’interno dell’abitacolo, un “piede di porco” e un coltello. Affidato ai domiciliari, a dicembre era stato nuovamente arrestato perché nel corso di un controllo non era trovato in casa. Scarcerato due giorni dopo, era stato poi condannato e riarrestato, sempre ai domiciliari, per i fatti di Porto Cesareo. Stranieri, infine, è stato condannato in primo grado a 8 anni di reclusione perché ritenuto colpevole di rapina e violenza privata nel contesto dell’omicidio del ragazzo rom residente a Lecce, Natale Naser Bahtijari, di 21 anni, ucciso e gettato da un cavalcavia a Manduria per il cui delitto sono stati condannati il nipote di Stellina, Vincenzo Antonio D'Amicis (ergastolo) ed altri due giovani manduriani, Domenico D'Oria Palma (27 anni) e Domenico Doria Palma (25 anni).
Nazareno Dinoi su Quotidiano di Puglia
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7 commenti
PETRI
gio 10 aprile 00:46 rispondi a PETRILa censura è tassativa
Franco
mer 9 aprile 19:24 rispondi a FrancoGente che da solo fastidio all intera comunità. Il loro posto è quello, dove possono primeggiare immaginando di essere dei grandi uomini.
Marco
mer 9 aprile 16:18 rispondi a MarcoCosa vuoi che gli facciano?? Ha 6300e cash... L italietta 🧟♂️
Francesco Catapano
mer 9 aprile 14:38 rispondi a Francesco CatapanoCosì ha voluto la sua vita e così sarà: amen.
Bianco niente
mer 9 aprile 11:43 rispondi a Bianco nienteManduria ha un immagine di merda non di certo a causa di questo signore
Anna Dinoi
mer 9 aprile 09:05 rispondi a Anna DinoiPersonaggi come questo non conoscono il concetto di "onestà". Squalificano l'immagine di Manduria. Una vergogna
Derek
mer 9 aprile 16:20 rispondi a DerekE ci sono quelli che lo difendono e lo giustificano pure... pensa un po' come siamo messi!