Il Tribunale di Taranto ha accolto il ricorso presentato da un’infermiera manduriana in servizio al distretto sanitario di via per Uggiano che contestava l’illegittimo trasferimento in un ambulatorio dello stesso distretto ma situato in un altro comune, Sava.
Difesa dall’avvocato Antonio Pompigna, specialista in diritto del lavoro, la dipendente ha riconquistato la sua originaria destinazione che secondo la giudice del lavoro, Maria Leone, le era stato illegittimamente sottratto.
L’avvocato Pompigna ha puntato tutto sul rispetto del contratto nazionale dei lavoratori che tutela i rappresentanti sindacali da arbitrari spostamenti o trasferimenti in altre sedi diversa da quelle dove svolgono attività sindacale. Per farlo, il datore di lavoro deve prima chiedere e ottenere il nulla osta dell’organizzazione sindacale che la dipendente rappresenta.
In effetti l’infermiera era stata rappresentante aziendale della Fials sino a maggio del 2022 mentre il suo trasferimento era stato disposto dal primo luglio dello stesso anno, quando, cioè, la sua carica era cessata.
Nella sua memoria difensiva, l’avvocato Pompigna si è rifatto ad una specifica norma del contrato dei lavoratori secondo la quale la tutela del sindacalista vale «sino alla fine dell'anno successivo a quello in cui è cessato l'incarico per tutti gli altri».
Principio questo che è stato riconosciuto e accolto dalla giudice del lavoro che nella sentenza scrive: «Il trasferimento è avvenuto con decorrenza dal 1 luglio 2022, sicché è avvenuto quando non era ancora decorso l’anno dalla eventuale cessazione dalla carica di sindacalista Fials, per cui è applicabile la tutela di cui all’articolo 22 sopra richiamato».
Pertanto il ricorso è stato accolto, l’infermiera è tornata nel distretto di Manduria e la Asl è stata condannata al pagamento delle spese di lite liquidate in duemila euro oltre Iva e accessori.
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5 commenti
matteo smeraldi
mar 16 aprile 10:54 rispondi a matteo smeraldihanno solo rimandato il problema, ora lo sanno alla asl quando saranno decorsi i termini, se non ridiventa rappresentante sindacale, verra defenestrata con ignominia per aver procurato un danno erariale all'azienda e nessun avvocato potrà nulla.
Giorgio
mar 16 aprile 08:25 rispondi a Giorgio43 anni lavorativi mai iscritto a sti sindacati.Quindi ?
Fabio
mar 16 aprile 08:09 rispondi a FabioLi muerti tli sindacati...
Egidio Pertoso
mar 16 aprile 08:04 rispondi a Egidio PertosoOra capiamo perché per richiedere una qualsiasi prestazione sanitaria - paghiamo ticket e tasse per averle - vengono effettuate post-morten del paziente. Il "danno" avuto dall'azienda pubblica, venga, come per legge, fatto risarcire da chi, dirigente o altri, questo danno lo ha procurato, non conoscendo, peraltro, le norme dello Stato di cui ne rappresenta la gestionalita' legale. Siamo uno Stato di diritto e non criminale !
osservatore
mar 16 aprile 07:29 rispondi a osservatoree capirai che DANNO fare 6 km per andare al lavoro....