Alla fine hanno avuto ragione le famiglie che lamentavano i rumori molesti di un’impresa vicina di casa che di mattina presto accendeva i motori dei camion per caricare gli attrezza da lavoro.
La lunghissima vicenda giudiziaria fatta di cinque gradi di giudizio (primo, secondo grado e Cassazione, nuovo appello e un altro in Cassazione), si è chiusa con la condanna definitiva dell’imprenditore, un manduriano di 58 anni, A.B. le sue iniziali che era stato denunciato da alcuni vicini del suo garage deposito da dove ogni mattina partono i suoi mezzi di lavoro.
La Corte suprema ha rigettato il ricorso condannando l’imprenditore al pagamento delle spese sostenute dai due cittadini “molestati” dai rumori, rideterminando il trattamento sanzionatorio in 206 euro.
I mezzi pesanti della ditta movimento terra, quindi, dovranno allontanarsi dalle civili abitazioni per non disturbare la pubblica quiete. Le due famiglie vittoriose sono state difese dall’avvocato Dionisio Gigli
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5 commenti
tiziano
gio 18 luglio 2024 08:43 rispondi a tizianoPersona molto disponibile ma soprattutto grandissimo lavoratore.Mi dispiace davvero tanto!
Cosimo
mar 23 luglio 2024 12:32 rispondi a CosimoMa sarebbe Angelo ?
Carla
ven 19 luglio 2024 03:51 rispondi a CarlaSig Tiziano sicuramente sarà come dice lei, ma rispetto e educazione x il vicinato???
Giovanni
gio 18 luglio 2024 07:38 rispondi a GiovanniQuesta maleducaziòne è di tutti qui a Manduria,si potrebbero organizzare il pomeriggio x la mattina,chi con trattori in moto e poi prima di partire prendono il caffè,costruttori che fanno assemblamenti prima di partire e poi è poi
R&R
gio 18 luglio 2024 04:35 rispondi a R&RE ci sono voluti cinque gradi di giudizio per capirlo...ma complimenti alla giustizia italiana...