Il Tar di Lecce ha respinto il ricorso della Quiet Please, società riconducibile al compositore manduriano Ferdinando Arnò che contestava la sua esclusione dalla gara per l’affidamento della Fiera Pessima per due anni con l’opzione di un terzo anno. Secondo i giudici amministrativi che hanno accolto le ragioni del comune, la società del maestro Arnò, al momento della presentazione della domanda, non possedeva il titolo richiesto dal bando di gara. (Iscrizione nel registro imprese della Camera di commercio per attività inerente l’oggetto dell’appalto).
Il Tribunale Amministrativo non è entrato nel merito delle lamentele della Quiet Please relative alla presunta carenza di documentazione presentate dalla Man Solution (vincitrice di gara) o altre motivazioni che, nel merito, secondo la società ricorrente, avrebbero dovuto far ripetere la gara. Il giudice ha invece deciso che rispetto a questi ulteriori motivi “proposti dalla parte, gli stessi vanno invece dichiarati entrambi improcedibili, in quanto la riscontrata legittimità dell’esclusione della Quiet Please S.r.l. dalla procedura in esame implica, conseguentemente, la carenza di legittimazione della ricorrente dalla facoltà di contestare la scelta dell’Amministrazione di ammettere alla gara le due residue partecipanti all’esito del soccorso istruttorio”.
Parlano gli avvocati di Arnò
«In altre parole – sostengono gli avvocati della Quiet Please -, l’unico motivo per cui la società non ha potuto partecipare ad una “gara” per dimostrare le proprie migliori capacità è dato dalla circostanza per cui questa non avrebbe, secondo il giudice di primo grado, la “pertinenzialità” tra le attività oggetto di affidamento e quelle ricavabili dall’iscrizione camerale. In particolare, secondo il giudice ci sarebbe una discrepanza tra i requisiti dell’art. 7 del Bando e quanto previsto nella misura camerale della Società Quiet Please».
La società del maestro Arnò prende atto della decisione del giudice del Tar di Lecce e valuterà di presentare appello. «La decisione del giudice – si legge in una nota stampa - non mina, tuttavia, l’interesse della Quiet Plese di mettere la propria competenza a servizio della città nell’organizzazione di un importante evento qual è quello della Fiera Pessima o di altre iniziative e si riserva, pertanto ogni azione imprenditoriale e giudiziaria al fine di tutelare i propri interessi, ma altresì quelli di una comunità viva e che crede fortemente nei principi di trasparenza e buona andamento della Pubblica amministrazione».
Le parole di Arnò
L’artista manduriano si dice dispiaciuto. «Una cosa però è certa - precisa Arnò -,, non mi è stata data la possibilità di ottenere chiarimenti ancor prima di presentare la documentazione. In tal caso – aggiunge - avrei potuto decidere se partecipare o no. Era mio diritto ottenere chiarimenti, loro dovere fornirli. Questo lo pensavano anche i miei tre avvocati. Posso solo dire – conclude Arnò -,che la mia proposta era decisamente superiore».
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1 commento
Angelo
gio 25 luglio 2024 01:24 rispondi a AngeloFra cani non si mordono la coda.antico proverbio